La Nuova Sardegna

Manovra, mezzo miliardo per Comuni e Province

di Alessandro Pirina
Manovra, mezzo miliardo per Comuni e Province

Via libera all’articolo sugli enti locali, l’approvazione definitiva slitta a gennaio Stanziati 40 milioni per chiese, musei ed eventi. Pittalis, Fi: campagna elettorale

20 dicembre 2017
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CAGLIARI. L’obiettivo della maggioranza era chiudere la pratica Finanziaria entro Natale, ma non sarà possibile. Al massimo entro venerdì saranno votati tutti gli articoli, ma il via libera definitivo alla manovra dovrebbe essere dato il 9 gennaio. Una data che comunque scongiura il ricorso all’esercizio provvisorio, che scatterebbe da metà mese. Intanto ieri l’aula ha dato il via libera ai finanziamenti del Fondo unico per gli enti locali. Per l’esattezza 552,4 milioni dei 7,7 miliardi totali vanno divisi tra Comuni e Province. Troppo pochi per l’opposizione, che però si è vista bocciare tutti gli emendamenti. La maggior parte dei fondi stanziati, 484,7 milioni, sono destinati ai Comuni. Più un milione per la Città metropolitana di Cagliari, altri 600mila per la Provincia di Nuoro (e dunque per il museo Man) e altrettanti per le Unioni dei comuni. Altri 100mila euro sono stati stanziati per l’Unione dei comuni dell’Ogliastra, che li utilizzerà per migliorare il servizio di trasporto pubblico locale. 500mila euro anche per abbattere il caro traghetti per le isole minori a favore dei non residenti alla Maddalena e Carloforte.

La seduta. Ad aprire i lavori in aula sono stati il presidente della commissione Bilancio, il Pd Franco Sabatini, e l’assessore Raffaele Paci, che hanno illustrato l’articolo della manovra. «Sono state ignorate le grandi difficoltà dei Comuni – ha attaccato Marco Tedde, Forza Italia –: c’è un aumento del 2 per cento delle entrate e a questo deve corrispondere un aumento del fondo unico degli Enti locali». Bocciatura anche da parte di Antonello Peru, Fi. «L’articolo si limita a distribuire un fondo unico che può solo raffreddare alcune emergenze e non interviene, fra l’altro, sulla rete metropolitana di Sassari come strumento di rilancio dell’area Nord». «Non si può parlare di enti locali dimenticando il passato – è stata la replica di Roberto Deriu, vice capogruppo Pd –, perché ci è voluta tutta la legislatura a rimediare ai danni causati dal centrodestra al sistema delle autonomie locali. Abbiamo ricostituito un quadro di praticabilità degli enti territoriali gravato da milioni di danni che oggi stiamo riparando con grande difficoltà». Dal capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, invece solidarietà al sindaco di Desulo, Gigi Littarru. «Sta patendo lui come tanti altri la solitudine delle istituzioni, sottoposti alla gogna mediatica e talvolta anche giudiziaria. Dov’è la vostra attenzione verso le autonomie locali?».

Spopolamento. Anche la battaglia contro lo popolamento delle zone interne è stata al centro dibattito. Sul tema Pittalis ha chiesto di deporre l’ascia di guerra. «Bisogna creare politiche di vantaggio per queste popolazioni senza distinzioni di partito». D’accordo Deriu, che ha sottolineato la necessità di arrivare a un testo unico. «No a emendamenti parziali». E così sia Pittalis che il riformatore Michele Cossa hanno ritirato i loro. «Per le zone interne c’è un impegno senza precedenti da parte di questa giunta, per creare sviluppo e opportunità di lavoro che blocchino il processo di spopolamento – ha aggiunto Paci –. È in corso una strategia regionale da 350 milioni di euro grazie alla nostra programmazione territoriale».

Altre risorse. I 40 milioni lasciati dalla giunta a disposizione del Consiglio sono stati distribuiti tra chiese, musei e associazioni. Dai 100mila euro a favore del Comune di Sassari per la manutenzione dei Candelieri ai 150mila per il Museo del sughero di Calangianus, dai 100mila per il Centro di documentazione di Ozieri ai 300mila per il museo e il parco Cambosu di Orotelli, ai 200mila per l’Archivio storico diocesano di Sassari. Tutti emendamenti di consiglieri di maggioranza, eccetto uno di Cossa di 20mila euro a favore di un volume che racconti la storia di Sestu. Una pioggia di finanziamenti che hanno suscitato l’ira di Pittalis. «Questa è una Finanziaria che ha etichette riferibili ben precise, se è lo strumento per farvi la campagna elettorale perché il Pd è in caduta libera, accomodatevi, state facendo un'operazione al ribasso, ma rischiate di rimanere scottati».

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