La Nuova Sardegna

Stop al carbone futuro nel metano Lai: «Un’occasione»

Stop al carbone futuro nel metano Lai: «Un’occasione»

SASSARI. «Nel 2025, tra 7 anni l’Italia esce dal carbone, giustamente. Sembrano tanti ma in termini industriali il 2025 è domani. Per questo occorre discutere subito, archiviata la bonifica dei...

22 dicembre 2017
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SASSARI. «Nel 2025, tra 7 anni l’Italia esce dal carbone, giustamente. Sembrano tanti ma in termini industriali il 2025 è domani. Per questo occorre discutere subito, archiviata la bonifica dei vecchi impianti, il futuro della centrale di Fiume Santo che per il territorio è una priorità da affrontare insieme al processo di metanizzazione dell'isola. Sono argomenti strettamente collegati e per questo condivido pienamente le preoccupazioni lanciate nei giorni scorsi dal sindacato». La presa di posizione è del senatore del Pd Silvio Lai che invita a fare presto e ad agire con chiarezza: «Bisogna decidere oggi quale sarà il futuro della centrale e avviare da subito un confronto con la proprietà e con le istituzioni, da quelle nazionali alla Regione passando per una condivisione con la rete metropolitana. Le decisioni assunte in questa fase – sostiene Lai – avranno un’importanza fondamentale, il treno che passa ora deve essere preso senza indugio». E il treno per Silvio Lai si chiama metanizzazione, un risultato storico, con tutto lo sviluppo e le opportunità di lavoro collegate. «A maggior ragione per il territorio del nord Sardegna se si pensa al ruolo fondamentale che il porto e le infrastrutture industriali di Porto Torres, possono giocare in questa partita. Poiché gli ultimi gruppi in funzione a Fiume Santo, il 3 e il 4, dopo la fermata e decomissioning dei gruppi 1 e 2, sono alimentati oggi a carbone nel prossimo futuro le prospettive sono la riconversione a Gnl oppure la loro chiusura».

È necessario che il Governo impegni parte delle risorse previste per l’uscita del Paese dal carbone, anche sul Sassarese. «E se oggi si parla di dorsale sarda e dei due rigassificatori per l’arrivo del metano non si può non tener conto anche della presenza e della prospettiva futura della centrale di Fiume Santo». (g.b.)



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