La Nuova Sardegna

Innovazione, otto aziende sarde volano a Las Vegas

di Stefano Ambu
Innovazione, otto aziende sarde volano a Las Vegas

Dal social network delle piante al dogsitter a distanza. Le startup sarde in mostra alla fiera tecnologica

30 dicembre 2017
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CAGLIARI. Dal software che fa parlare le piante al dog sitter a distanza. Passando per il volante che ci fa sentire come Hamilton. Start up innovative sarde pronte a sbancare Las Vegas. Sono otto e per partire negli USA sono state selezionate prima dalla Regione e poi dal comitato organizzatore del Ces, consumer electronics shows, in programma dal 9 al 12 gennaio a Las Vegas. È la mostra mondiale più importante nel settore dell’innovazione. Il posto dove Google, che ha già affittato diversi padiglioni, presenterà le sue novità per il 2018. Ma non da solo: ci saranno anche colossi come Sony, Samsung e tutto il meglio della tecnologia. Una vetrina anche per la Silicon Valley sarda.

La spedizione italiana sarà composta da una cinquantina di aziende. E otto di queste saranno di Cagliari, Sassari e Lanusei. È la prima volta al Ces per le start up innovative nazionali. E per le imprese sarde è un’occasione unica. Anche perché essere a Las Vegas può diventare l'inizio di una lunga storia: il Ces vuole solo prodotti nuovi e pronti per il mercato e c’è una platea internazionale di investitori che sta soltanto aspettando di vedere e provare che cosa può diventare business. La Sardegna schiera Veranu, la società della mattonella che produce energia passeggiandovi sopra, nata a Cagliari da una tesi di laurea. C’è poi Autentico, start up che si occupa di anticontraffazione e tracciabilitá del prodotto: può essere utile alla piccola azienda artigiana, ma anche alla multinazionale. In volo verso gli States anche Life tree, di Lanusei: è l’albero della vita che trasforma l’aria in acqua grazie ai pannelli solari. Un punto di appoggio per chi vuole dissetarsi o magari ricaricare il cellulare perché l’albero crea anche energia pulita.

Per il settore salute c’è BPCOmedia, un software che consente di monitorare il decorso di una malattia, molto importante soprattutto per le patologie croniche. E negli USA sarà presentata anche la Bautiful box, una “scatola” che consente di accudire il cane anche a distanza. Che è un po’ lo stesso discorso di Lifely, anche se in questo caso si parla di piante. Con una particolarità: il fiore o l'alberello, ad esempio se hanno bisogno di acqua, traducono in parole la loro necessità di essere innaffiati. Come dire: si passa dalle persone che parlano alle piante, alle piante che parlano alle persone.

Per i bambini che hanno paura del classico dottore con la puntura o del dentista è stato inventato invece Brave potions, un dispositivo che dovrebbe rendere più soft l’approccio alle visite mediche o all’intervento sul dentino cariato. Da Sassari arriva, per i patiti dell’automobilismo virtuale, Cube controls: il volante del videogioco diventa, per sensibilità e tecnologia, praticamente una copia di quello usato dai campioni della Formula uno. Gli startupper sono preparati. La Regione li ha accompagnati in queste settimane con corsi di formazione. «Stiamo investendo molto sulla tecnologia – ha detto l’assessora regionale dell'Industria Maria Grazia Piras – In questo settore non siamo secondi a nessuno».
 

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