La Nuova Sardegna

Bando “Terra ai giovani”, il futuro è nelle campagne

di Antonello Palmas
Bando “Terra ai giovani”, il futuro è nelle campagne

La Regione Sardegna affida 800 ettari di terreni fertili e abbandonati agli under 40. Il governatore Pigliaru: «Tenerli improduttivi per decenni è stata un’assurdità» 

31 dicembre 2017
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CAGLIARI. «Un’assurdità». In questo modo il governatore Francesco Pigliaru bolla l’atteggiamento della Regione che per decenni ha lasciato abbandonati e improduttivi migliaia di ettari che fanno parte del proprio patrimonio. E ora la Regione volta pagina, pubblicando il secondo bando del progetto “Terra ai giovani”, lanciato nel 2016 dall’Esecutivo Pigliaru per favorire il ricambio generazionale in agricoltura anche attraverso il riutilizzo di terre incolte e libere di proprietà regionale: vengono concesse in affitto agevolato per 15 anni (eventualmente rinnovabili una sola volta) a giovani di età non superiore ai 40 anni (non ancora compiuti). Dopo i 670 della prima edizione, che ebbe un grande successo, ora tocca ad altri 792 ettari rinascere a nuova vita. L’alternativa? Proseguire nella condizione di abbandono, che in un periodo di crisi e di necessità di rilancio del comparto agricolo come quello attuale grida vendetta.

I Comuni. L’idea, nata dall’assessorato all’agricoltura (allora c’era Elisabetta Falchi alla guida), in collaborazione con la presidenza della Giunta e l’assessorato agli enti locali, ha visto come soggetto attuatore l’Agenzia agricola Laore Sardegna. I terreni sono suddivisi in 16 lotti localizzati in 13 Comuni: Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Maracalagonis, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà messe a bando anche due ex siti militari, a Siliqua e Villasor, dopo dismissione e ripresa in carico della Regione. A marzo scorso, col completamento del primo bando, erano stati assegnati 10 lotti ad altrettanti beneficiari, per un totale di circa 670 ettari fra i Comuni di Alghero, Sassari, Serramanna, Villasor, Vallermosa, Ussana e Donori.

Il bando. I terreni sono destinati all’esercizio di attività agro-silvo-pastorali e ad attività a esse funzionali o complementari. La richiesta di assegnazione potrà essere presentata per più lotti ma, in ogni caso, il partecipante potrà aggiudicarsene in via definitiva uno solo. Tutti i dati sono sulla pagina internet di Sardegna agricoltura al seguente link: goo.gl/ZG3xsd. Le domande di partecipazione al bando dovranno pervenire entro le ore 12 del prossimo 2 marzo 2018. I partecipanti dovranno presentare un apposito piano di valorizzazione aziendale, che illustri le attività e gli interventi che si intendono realizzare, per riqualificare e ottimizzare l’utilizzo del lotto agricolo assegnato, evidenziando le strategie di produzione, gestione e commercializzazione.

Nuove opportunità. «Terra ai giovani” è un progetto che mi rende particolarmente felice – commenta il presidente Pigliaru – perché è il segno concreto che continuiamo a fare di tutto per creare lavoro, in particolare dando nuove opportunità ai giovani, cosa di cui in Italia e in Sardegna c'è un enorme bisogno. Sono oltre 2500 gli ettari che complessivamente, tra Terra ai Giovani e Sbs, abbiamo già restituito al sistema produttivo». L’assessore all’agricoltura Pierluigi Caria parla di una «politica che ha dato risposte dirette ai cittadini e soprattutto ai giovani che hanno deciso di investire il proprio futuro nel mondo delle campagne. Adesso lavoriamo già per il terzo bando. In due edizioni stiamo affidando e rimettendo in produzione circa 1500 ettari, non succedeva dai tempi delle grandi riforme agrarie degli anni ’50». E per l’assessore degli enti locali, Cristiano Erriu, «le cessioni in affitto possono generare valore economico importante per l’isola e le forze imprenditoriali locali». Ora la palla passa a quei giovani che credono in un’agricoltura in grado di rappresentare il loro futuro.

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