La Nuova Sardegna

Iglesias, mistero sull’intimidazione

di Tamara Peddis
Iglesias, mistero sull’intimidazione

La testa di capretto indirizzata al sindaco Gariazzo: si attendono i risultati del Ris

07 gennaio 2018
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IGLESIAS. L'attività dei carabinieri di Iglesias diretta a fare luce sull'atto intimidatorio indirizzato al sindaco della città Emilio Gariazzo, e alla sua giunta, prosegue ma deve fare i conti con un numero di elementi decisamente esigui. Secondo gli investigatori, a quanto pare, sarebbe proprio la carenza di “prove” a disposizione a complicare la ricostruzione di quanto accaduto nel posteggio del Municipio. Nessuna telecamera sorveglia l’area, nessun testimone, nessun fatto anomalo registrato e, almeno per il momento, nessuna pista privilegiata per capire quale possa essere il movente e chi possa essere stato l'autore (o autori) del macabro messaggio lasciato probabilmente nella notte tra il 4 e il 5 gennaio, nel parcheggio delle auto del comune dove è stato rinvenuto un involucro che conteneva una testa di capretto con una cartuccia ancora carica conficcata nella bocca, un’altra vuota e un messaggio di auguri scritto su un foglio a quadretti in stampatello diretto a Gariazzo e non solo: “Auguri sindaco, giunta e familiari”.

I carabinieri hanno sentito l'impiegato comunale che venerdì mattina, intorno alle 8.30, ha trovato l'involucro che conteneva la testa mozzata e che era stato depositato sotto una macchina di servizio. Ma fino a ieri sera pare che non siano emerse novità o aspetti interessanti per le indagini. Le uniche tracce potrebbero arrivare dal reparto scientifico e gli investigatori attendono, nelle prossime settimane, i risultati degli esami del Ris sul contenuto dell'involucro. Il primo cittadino Emilio Gariazzo non sembra preoccupato, così come gli assessori. Pensano ad un “fatto isolato riconducibile ad un cretino”, piuttosto che ad un atto che preluda ad un fatto violento. Tuttavia chi ha “confezionato” il messaggio non l'ha indirizzato a caso, ma al sindaco e al suo esecutivo, cioè a chi ha un ruolo determinante e di primo piano nell'amministrazione della città. C'è da capire, poi, se il vile atto sia da collegare anche alle elezioni amministrative che si svolgeranno in città tra qualche mese.

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