La Nuova Sardegna

Lotta contro la peste africana 

L’Unità di progetto: «Il suino sardo non è a rischio»

L’Unità di progetto: «Il suino sardo non è a rischio»

CAGLIARI. Gli abbattimenti dei maiali al pascolo brado illegale degli ultimi tempi, animali senza controlli sanitari, mai registrati e quindi di proprietà ignota, portati avanti in quest’ultimo mese...

07 gennaio 2018
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CAGLIARI. Gli abbattimenti dei maiali al pascolo brado illegale degli ultimi tempi, animali senza controlli sanitari, mai registrati e quindi di proprietà ignota, portati avanti in quest’ultimo mese dall’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, hanno fatto sorgere in alcuni allevatori la domanda se tali azioni possano mettere a rischio l’esistenza del maiale rustico di razza sarda. L’Unità di progetto ha assicurato: “La specie autoctona di suino sardo non è a rischio estinzione. Sono oltre 300 i capi registrati e, se alcuni soggetti irregolari decidessero di allevare in legalità, i numeri potrebbero solo che crescere e ridurre il problema della consanguineità». Il maggior esperto della Sardegna e l’unico titolato a riconoscere e certificare l’appartenenza dei maiali alla razza di suino sarda è il dipendente dell’Agenzia Agris, Sebastiano Porcu: »La lotta attiva contro la Psa – dice – è un passo indispensabile e necessario per lo sviluppo economico di tutto il settore suino della Sardegna, così come l’uscita dalla clandestinità è indispensabile per l’iscrizione degli animali al registro anagrafico dei suini autoctoni italiani gestito dall’Anas (Associazione allevatori suini. Non possiamo, purtroppo, pensare di salvaguardare questi maiali se ufficialmente non esistono». Il suino sardo è stato riconosciuto nel 2006.



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