La Nuova Sardegna

BEFANA DI PROTESTA a CAGLIARI 

Sos Sardegna: la giunta regionale «merita solo carbone»

Sos Sardegna: la giunta regionale «merita solo carbone»

CAGLIARI. Rigassificatore, carbone. sanità, ferrovie e continuità. Sono le motivazioni che hanno spinto l’associazione Sos Sardegna a organizzare una festa della Befana anche sotto il palazzo della...

07 gennaio 2018
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CAGLIARI. Rigassificatore, carbone. sanità, ferrovie e continuità. Sono le motivazioni che hanno spinto l’associazione Sos Sardegna a organizzare una festa della Befana anche sotto il palazzo della Regione in viale Trento, con una calza piena di carbone. La «vecchina» con la scopa, il cappello e il naso lungo è spuntata sotto i portici intorno alle 11. «Carbone – questo il messaggio recapitato – carbone sporco, duro e amaro come la delusione e l'inganno che noi sardi abbiamo subìto e che continueremo a subire se non esprimiamo il nostro dissenso uniti». Nel mirino il progetto del rigassificatore a Giorgino, un impianto pensato a poche centinaia di metri dalle abitazioni. E la nuova centrale a carbone di Portoscuso. «Sono problemi – accusa l'associazione – che la giunta Pigliaru non ha saputo né voluto risolvere nell'interesse del popolo sardo». Ma la questione energetica è solo uno dei punti contestati all'esecutivo. L'elenco è stato illustrato in un manifesto scritto con il pennarello e in una conferenza stampa. In ballo ci sono anche la sanità pubblica «frantumata», la rete ferroviaria «da anteguerra e che non copre l'intera regione». E della continuità territoriale con le isole minori. «Per non parlare - accusa l'associazione - dei veleni che siamo costretti a respirare per mancanza di controlli sicuri».

«Ci vogliono poveri, malati e schiavi. È ora di mettere fien a tutto questo» si legge nel messaggio indirizzato al presidente Pigliaru, e la Befana-attivista aggiunge: «Chi giudica le persone che amano l’aria pulita e non svendono la loro dignità, voglio dire che spero di passare la mia vecchiaia con un fiorellino in bocca a contemplare le stelle. E che abbiamo tutto il diritto di essere padroni in casa nostra».

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