La Nuova Sardegna

Microcredito al via, boom di domande

Microcredito al via, boom di domande

Fino a 25mila euro per azienda. L’iniziativa è destinata ai disoccupati che vogliono avviare un’impresa

11 gennaio 2018
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SASSARI. Arriva un’occasione ghiotta per chi desideri tentare l’avventura imprenditoriale. Da due giorni sono aperte le domande per partecipare al nuovo avviso del Fondo microcredito promosso dalla Regione grazie ai finanziamenti europei e destinato ai disoccupati che vogliano avviare un’iniziativa imprenditoriale in Sardegna.

Un modo per creare uno sviluppo economico e sociale dal basso, tanto più necessario in una regione come la Sardegna dove il tasso di disoccupazione giovanile è tra i più alti d’Europa. Più della metà dei ragazzi sardi, infatti, non ha lavoro. Per non parlare di quelli residenti nel Sulcis, la provincia più povera d’Europa, dove 70 su 100 non hanno alcuna prospettiva lavorativa.

L’importo massimo per chi voglia creare una piccola impresa o una cooperativa (sono ammesse anche le società tra professionisti) è stabilito in 25 mila da restituire al massimo in 7 anni, senza alcuna richiesta di garanzie reali, e a tasso zero.

La Giunta regionale ha stanziato 6 milioni di euro per il nuovo programma. L’obiettivo è finanziare la creazione e lo sviluppo delle microimprese e delle piccole e medie imprese sul territorio regionale da parte di soggetti svantaggiati che, a causa di condizioni oggettive e soggettive, riscontrano difficoltà di accesso ai tradizionali canali del credito. Tra i settori privilegiati, la tutela dell’ambiente, l’Ict, il risparmio energetico e le energie rinnovabili. Una quota del fondo sarà destinata ai ragazzi che hanno aderito agli interventi per la creazione d’impresa del programma Garanzia Giovani. A gestire la misura del microcredito sarà ancora una volta la Sfirs,.

Il programma del microcredito ha dato risultati incoraggianti negli ultimi anni. Moltissime le imprese di successo create da giovani e donne, con un tasso di sofferenza nella restituzione dei prestiti inferiore a quello registrato dal sistema bancario.

Per partecipare al bando (il termine ultimo per presentare le domande è il 30 giugno) l’aspirante imprenditore deve presentare un business plan. Se la sua idea ha successo, riceverà un prestito da 5 a 25 mila euro per l’avvio della nuova attività imprenditoriale. Il prestito viene concesso con un tasso di interesse nullo e deve essere restituito attraverso una rateizzazione a cadenza mensile, in un massimo di sette anni. Tra le misure previste dal nuovo bando ce n’è una voluta proprio dall’assessore regionale al Lavoro Virginia Mura. Si tratta di un servizio di consulenza per aspiranti imprenditori e imprenditrici (alle quali è riservato almeno il 49% delle risorse) attraverso cui potranno “acquistare” consulenze per la creazione e lo start up di nuove iniziative d’impresa. Dall’esperienza degli ultimi bandi si è visto, infatti, che la maggior parte delle iniziative finanziate ma poi non realizzate, devono l’insuccesso alla mancanza di know-how degli aspiranti imprenditori, che hanno magari una buona idea, ma non sono in possesso degli strumenti di cultura imprenditoriale necessari per realizzarla.
 

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