La Nuova Sardegna

La fame fa strage di cavalli e i buoi nelle campagne di Sinnai

Gian Carlo Bulla
La fame fa strage di cavalli e i buoi nelle campagne di Sinnai

I veterinari dell’Asl sono andati nel monte Serpeddì per recuperare campioni degli animali deceduti

16 gennaio 2018
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SINNAI. Le carcasse di cinque cavalli e due mucche sono state rinvenute ieri mattina, lunedì 15 gennaio, dagli agenti del corpo forestale di Dolianova nelle campagne di Sinnai, nelle località “Genn’e fontanas ”e “Monti ’e Olla”, ai piedi del monte Serpeddì. Gli animali, tutti allo stato brado, erano già in stato di decomposizione.

I ranger guidati dal comandante, l’ispettore superiore Beppe Perra, non sono riusciti a trovare il cavallo, in precarie condizioni, del video postato su facebook da Tonio Dessi, il gruista di Assemini, appassionato di enduro, diventato virale (ha avuto 152 mila visualizzazioni e 6340 condivisioni).

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Questa mattina sul posto, quasi al confine tra i comuni di Dolianova e Sinnai, si sono recati anche i veterinari dell’Asl 8 di Cagliari per verificare se gli animali sono dotati di microchip. In caso affermativo si potrebbe risalire al proprietario che potrebbe non essere della zona. Effettuati anche prelievi che saranno analizzati dall’istituto zooprofilattico per cercare di individuare le cause della morte: fame e stenti (quella più accreditata), oppure malattia, o avvelenamento. Non si esclude che nessuno se ne sia più preso cura e l’annata siccitosa abbia reso difficile la loro sopravvivenza.

A “Genn’e fontanas” si è recato nella tarda mattinata anche il sindaco di Dolianova Ivan Piras, insieme ad alcuni barracelli. Il primo cittadino aveva informato la stazione forestale e i carabinieri. «Non siamo riusciti a metterci in contatto con l’autore del video per avere indicazioni precise del luogo dell’avvistamento e pertanto siamo andati alla cieca – afferma Piras –. Abbiamo portato diverse balle di foraggio. Durante il tragitto abbiamo visto alcune carcasse e diversi animali denutriti, cavalli e mucche. Fanno veramente pena. Se non si interverrà urgentemente anch’essi sono destinati a fare una brutta fine».

«Non sono a conoscenza del fatto – dice il sindaco di Sinnai Matteo Aledda – e non posso esprimere un’opinione in merito. Quanto mi viene riferito è molto preoccupante. Provvederò ad adottare i provvedimenti che dovessero ritenersi necessari. Quasi sicuramente gli animali non appartengono a un allevatore di Sinnai. Da alcuni decenni i nostri allevatori hanno quasi del tutto abbandonato le località di “Monti ‘e Olla” e “Genn’e Funtanas”, impervie, poco remunerative e distanti dal centro urbano, e si sono trasferiti in zone più produttive e vicine. Per loro non è stato difficile. Il nostro comune è vastissimo, ha, infatti, una superficie di 220 kmq. Gli anziani raccontano che sino a 70-80 anni fa ai piedi del Serpeddì vivevano allo stato brado decine di mandrie di cavalli belli e pasciuti. In paese si faceva una grande festa quando venivano portati per la marchiatura». Quasi sicuramente le carcasse, dopo gli accertamenti, saranno interrate nel luogo in cui sono state ritrovate. È improbabile che venga disposto il loro smaltimento in discarica.
 

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