La Nuova Sardegna

Bonifiche a Porto Torres: sì al progetto, inizia il conto alla rovescia

di Gianni Bazzoni
L'area di Minciaredda dove è previsto il progetto "Nuraghe"
L'area di Minciaredda dove è previsto il progetto "Nuraghe"

La Conferenza di servizi concede la Valutazione di impatto ambientale. Ora la palla passa a Regione e Provincia, i cantieri potrebbero partire a marzo

19 gennaio 2018
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CAGLIARI. Nuovo passo avanti verso l’attuazione delle bonifiche nell’area dell’ex Petrolchimico di Porto Torres. Ieri si è riunita a Cagliari, negli uffici della Regione in via Roma 80, la Conferenza di servizi - con Syndial, Regione e Provincia di Sassari - e l’incontro si è concluso positivamente. Nel senso che è stata concessa la Valutazione di impatto ambientale con prescrizioni per il progetto “Nuraghe” fase 1, l’atto più importante tra quelli previsti nelle aree contaminate della zona industriale del nord Sardegna.

Ora si tratta di quantificare i tempi necessari per modificare o integrare la documentazione tecnica e lo sforzo di tutte le parti in causa dovrà essere quello di scongiurare intoppi dell’ultima ora. Anche perché non avrebbero senso quando si è ormai giunti alla conclusione di un lungo iter che ha già avuto tutti i momenti di confronto necessari.

Pare che ieri il Genio civile abbia chiesto al Comune di Porto Torres di confermare se l’intervento pianificato è in sintonia con il Piano urbanistico. Una dato che è facile immaginare con risposta positiva, anche perché l’obiettivo primario è quello ambientale e della salute pubblica. Il problema, infatti, non può essere quello di scongiurare chissà quali speculazioni edilizie in un territorio gravemente deturpato dall’industria pesante e da tutti gli effetti collaterali, ma bonificare e risanare il territorio al più presto. Perché di tempo - da quando è cominciato il percorso delle bonifiche - ne è trascorso fin troppo.

Fare presto, quindi. Perché ci sono le risorse e i progetti, ora anche il Via, seppure con le prescrizioni. La giunta regionale deve approvare il documento con una delibera e questo può avvenire già nelle prossime ore. Dopo di che l’iter prevede che sia la Provincia di Sassari - entro un termine di 30 giorni - a rilasciare il documento amministrativo dell’Aia (l’autorizzazione ambientale integrata) che di fatto sancisce l’apertura del cantiere. Se i tempi verranno rispettati, si può ipotizzare che i cantieri delle bonifiche possano finalmente partire a metà del mese di marzo.

Ma serve un livello di vigilanza molto alto, perché di mezzo ci sono le elezioni politiche e certe pratiche possono diventare materiale elastico da tirare da una parte e dall’altra. Invece serve un fronte unitario forte, una difesa coraggiosa del progetto che se attuato seriamente può rappresentare l’inizio del risanamento di un territorio che deve essere bonificato per legge.

É trascorso tutto il 2017 tra silenzi, incomprensioni e rinvii, poi sul finire dell’anno il rilancio della Regione che ha fissato per ieri la Conferenza di servizi per sciogliere gli ultimi nodi e dare via libera al progetto “Nuraghe”. Anche quel passo è stato compiuto ed è cominciato il conto alla rovescia. Sul progetto delle bonifiche ci sono grandi attese, non solo perché l’area industriale deve essere ripulita ma perché si possono creare le condizioni per nuove iniziative e opportunità di lavoro. E nessuno può più nascondersi.

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