La Nuova Sardegna

Pd, è l’ultima chiamata Domani le candidature

di Umberto Aime
Pd, è l’ultima chiamata Domani le candidature

La spaccatura tra le correnti, la commissione deciderà i nomi per le Politiche Ma c’è anche la possibilità che a dettare le regole sia la segreteria nazionale

20 gennaio 2018
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CAGLIARI. Domani è il giorno dell’ultima chiamata per il Partito democratico. Uscito lacerato dalla direzione regionale dell’altro giorno, ha consegnato nelle mani della commissione dei sette il compito di chiudere la difficile partita delle candidature per le Politiche. Formata da due delegati per ciascuna delle tre correnti, più il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca, la commissione si riunirà domenica mattina a Cagliari. Sul tavolo troverà la bozza che ipotizza due capolista ai renziani e uno ai popolari riformisti dell’area Cabras-Fadda ed esclude invece soriani dal pacchetto dei seggi sicuri. Una soluzione dovrà essere trovata comunque dai sette e, in queste ore, hanno cominciato girare diverse ipotesi, ma nessuna finora avrebbe ottenuto un via libera seppure ufficioso. In sostanza il gruppo di lavoro potrebbe essere costretto a ripartire da zero o quasi per evitare che il partito riprenda a litigare a meno di dieci giorni dalla presentazione delle liste.

Le fasce. Come fanno tutti i partiti, anche il Pd ha diviso i 12 collegi a seconda delle probabilità di successo. Nella fascia A, la prima, ci sono quelli sicuramente vincenti e che consegnerebbero la certezza di essere eletti ai capolista nei tre collegi proporzionale. Dunque, stando alla bozza, i due renziani Giuseppe Luigi Cucca al Senato e Gavino Manca alla Camera, più Romina Mura per i popolari-riformisti sempre alla Camera. Ma anche i soriani, ora tagliati fuori, hanno sollecitato un posto in fascia A ed è quindi questo il primo problema che dovrà risolvere la commissione. Come? Potrebbe rimescolare le carte, spostare uno degli attuali capolista in un collegio uninominale, rimandare la bozza a Roma e aspettare gli eventi. Oppure mettere a tacere il gruppo Soru, che tra l’altro fa parte della commissione, puntando sulla forza della maggioranza, i renziani sostenuti dai popolari-riformisti, che ha vinto il congresso regionale, ma è la più improbabile. Nessuno ha intenzione di spaccare il partito alla vigilia delle elezioni. Escluse queste due possibilità, c’è la terza: lasciare che sia la segretaria nazionale a correggere la bozza e, a quel punto, nessuna delle correnti potrebbe più rivoltarsi contro quella decisione. Nella seconda fascia di collegi, sono quelli in bilico, il Pd ha inserito quelli uninominali alla Camera di Sassari, dove la candidatura è stata proposta a Gianfranco Ganau, corrente popolari-riformisti, e di Nuoro, Franco Sabatini, renziano, più il secondo posto nella lista proporzionale, sempre alla Camera, di Cagliari-Sulcis-Oristano. Per ora è ad appannaggio del soriano e deputato uscente Francesco Sanna, ma il suo gruppo è intenzionato a chiederne la promozione sul campo sino al primo posto della stessa lista. Anche in questo caso spetterà alla commissione decidere se questa distribuzione andrà o meno confermata. Poi c’è la fascia C in cui sono stati inseriti i collegi uninominali per il Senato di Sassari-Olbia, possibile candidato l’uscente e popolare-riformista Silvio Lai, e di Oristano-Nuoro in cui i pretendenti sono diversi. Tutti gli altri collegi – dal Sulcis a Cagliari e a Oristano per la Camera fino all’uninominale Cagliari-Sulcis per il Senato – sono stati inseriti nell’ultima fascia, la D. Sono quelli in cui il Pd considera difficilissimo strappare la vittoria ai 5 stelle o al centrodestra. Sarà da questa mappa, appena descritta nel dettaglio, e da altri problemi, come il caso del deputato uscente della Gallura Gian Piero Scanu in fibrillazione, che partirà la commissione col compito di sbrogliare la matassa. Intanto dal fronte di Liberi e Uguali arriva la notizia che domani a Roma saranno decise le deroghe per i consiglieri regionali che vorrebbero presentarsi alle Politiche. Una dovrebbe essere concessa a Eugenio Lai: sarà candidato nel collegio uninominale del Sulcis o di Cagliari.

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