La Nuova Sardegna

Egas, silurato Sanna Ponti nuovo presidente

Egas, silurato Sanna Ponti nuovo presidente

Il primo cittadino di Nurachi (Oristano) nominato alla guida dell’ente di controllo Il sindaco di Sassari: «Ero disponibile a continuare, disatteso il parere del Cal» 

23 gennaio 2018
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SASSARI. Via Nicola Sanna, dentro Renzo Ponti. Il nuovo presidente dell’Egas è il sindaco di Nurachi, comune dell’Oristanese di circa 1700 abitanti. Ma il passaggio di consegne non è stato indolore. L’ex presidente Nicola Sanna, sindaco di Sassari, per protesta non ha partecipato alla riunione che si è svolta ieri mattina. Sanna si era infatti dichiarato disponibile a mantenere la guida dell’Ente di governo del servizio idrico. E dalla sua aveva il parere del Cal, Consiglio delle autonomie locali, che si era espresso a favore della continuità. Ma la Regione ha fatto altre scelte. Dice l’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, che ha presieduto la riunione su delega del governatore Pigliaru: «L’individuazione del sindaco di Nurachi quale presidente è un importante segnale di attenzione per tutti i piccoli Comuni della Sardegna nel quadro della gestione della risorsa idrica per gli usi civili, in particolar modo nell'attuale quadro normativo che coinvolge direttamente e maggiormente gli enti locali nel governo del Servizio idrico integrato regionale. La Regione – aggiunge l’assessore Balzarini – nel rispetto delle prerogative in capo ai Comuni, condivide una scelta che mira a coinvolgere maggiormente i piccoli centri nelle decisioni che riguardano il governo dell’acqua in Sardegna». I piccoli comuni, quelli con popolazione inferiore ai 3000 abitanti, sono la stragrande maggioranza nell’isola: oltre 260 Comuni su 377.

Ma la decisione di puntare su Ponti suscita la reazione accesa dell’ex presidente Nicola Sanna. «Con la nomina del sindaco di Nurachi come presidente del Comitato istituzionale dell’Egas – dice il primo cittadino di Sassari – sono state disattese le indicazioni del Cal. Era emersa infatti all’interno del Consiglio la volontà di garantire la continuità in questa fase di transizione, in attesa di trovare gli assetti definitivi dell’importante organismo. Al contrario – aggiunge Sanna – l’orientamento assunto dall’assessore regionale Balzarini e dal sindaco di Macomer (Antonio Onorato Succu del Pds, ndr), che hanno sostenuto l’autocandidatura del sindaco di Nurachi che non faceva parte del precedente comitato di Egas, smentisce le intese precedentemente raggiunte tra i sindaci».

L’ex primo cittadino spiega anche le ragioni che l’avevano spinto a dare la disponibilità a presiedere ancora l’Egas: «La necessità di proseguire nella corretta azione di controllo di Abbanoa, posta in essere negli ultimi tre anni». Sanna non lo dice esplicitamente, ma proprio i rapporti tesi con i vertici di Abbanoa potrebbero avere condizionato le scelte sulla presidenza dell’Egas. Il sindaco di Sassari sottolinea come «il management di Abbanoa si sia opposto all’azione di controllo con ricorso straordinario al presidente della Repubblica e al Tar». Tra le ultime decisioni assunte da Sanna alla guida dell’Egas quella di aumentare la tariffa del servizio idrico del 5 per cento: a dare il via libera (atteso in primavera) sarà l’autorità nazionale per l’energia e il servizio idrico. Abbanoa aveva chiesto un ritocco superiore, prima del 9 e poi del 7 per cento in ragione degli investimenti previsti nella rete. L’Egas ha ridotto l’aumento al 5% ritenendo che Abbanoa riceva già ingenti finanziamenti per realizzare gli interventi. (si. sa.)

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