La Nuova Sardegna

Minacce contro il sindaco denunciato un disoccupato

di Tamara Peddis
Minacce contro il sindaco denunciato un disoccupato

Iglesias, un 48enne ripreso dalle telecamere della videosorveglianza 

23 gennaio 2018
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IGLESIAS. Le scritte minacciose sui muri della città di Iglesias contro il sindaco Emilio Gariazzo potrebbero essere riconducibili ad un uomo 48 anni, disoccupato, che ieri gli agenti del commissariato di Iglesias hanno denunciato dopo una perquisizione della sua casa e il ritrovamento di alcuni oggetti che sono stati sequestrati. L’uomo, A.L., già noto alle forze dell'ordine, è stato visto dagli agenti nelle immagini delle telecamere che sorvegliano le strade dove sono state ritrovate le scritte “Gariazzo morto”, e la firma “M.A.S.”, acronimo di Movimento armato sardo. Le indagini della polizia proseguono per capire quale sia il motivo delle minacce e se l'uomo denunciato sia il solo autore delle tante scritte apparse nelle ultime settimane in città: nei muri dei palazzi, del sotto piano del comune, dei bagni pubblici dei giardinetti, del mercato civico, nel davanzale delle finestre del comune, nei muri di un chiosco comunale vicino alle mura pisane. Ogni giorno una nuova scritta. Anche ieri sulle vetrate della sala comunale “Lepori” utilizzata per incontri e convegni. Sempre la stessa minaccia: “Gariazzo morto”. Il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo è molto cauto, ha detto di non voler esprimere alcun commento sulla persona individuata dagli agenti del commissariato in quanto le indagini sono ancora in corso e ci sono ancora tante cose da chiarire. Non è apparso preoccupato e ha sottolineato più volte che lui e la sua giunta continuano a lavorare con serenità e impegno confidando nel lavoro costante delle forze dell'ordine. La città si prepara per la prossima primavera alle elezioni amministrative. Le indagini delle forze dell'ordine proveranno stabilire se l'uomo denunciato abbia agito da solo e se possa essere anche l'autore di un altro atto più grave, avvenuto lo scorso 5 gennaio contro il primo cittadino: il ritrovamento della testa di mozzata di un capretto con due cartucce, di cui una conficcata nella bocca dell’animale, e un biglietto di auguri per il sindaco e la sua giunta. Sull'acronimo “Mas”, Gariazzo sorride e dice che ricorda questo movimento quando lui era ragazzino ma adesso, a più di 30 anni di distanza, gli pare solo il frutto di una fantasia. In città prima d'ora non si era mai sentito parlare di questo movimento terroristico.

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