La Nuova Sardegna

VILLASOR/l’assassino È un cagliaritano 

Tunisino ucciso a coltellate nell’ex zuccherificio

di Luciano Onnis
Tunisino ucciso a coltellate nell’ex zuccherificio

VILLASOR. Quello che si temeva da tempo, è accaduto ieri nel tardo pomeriggio. Nel degrado di una delle palazzine dell’ex zuccherificio, occupate abusivamente da una trentina di famiglie fra nomadi,...

27 gennaio 2018
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VILLASOR. Quello che si temeva da tempo, è accaduto ieri nel tardo pomeriggio. Nel degrado di una delle palazzine dell’ex zuccherificio, occupate abusivamente da una trentina di famiglie fra nomadi, nord africani e qualcuna del posto, il sangue ha preso a scorrere tragicamente. Un tunisino di 49 anni, Bechir Ben Monsour Kasrouir, è stato accoltellato a morte dal disoccupato Michele Viviani, 44enne, cagliaritano, a conclusione di uno dei tanti litigi che hanno contrassegnano la loro convivenza nella fatiscente palazzina popolare di via Togliatti, all’estrema periferia del paese dove non esiste neppure l’illuminazione pubblica e in cui abitano una decina di famiglie in condizioni di estremo disagio. Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Cagliari, e della compagnia di Sanluri, i due, entrambi sposati e con numerosi figli, avrebbero avuto già dal primo pomeriggio un acceso diverbio per i motivi di sempre: dispetti, accuse, insulti, minacce. Lo screzio è andato per le lunghe con toni sempre più accesi e minacciosi, tant’è che qualcuno, sentendo le urla, ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Intorno alle 18 il tragico epilogo. Lo scontro fisico sarebbe avvenuto nel pianerottolo al primo piano. Il cagliaritano ha impugnato un coltellaccio da cucina con la lama lunga una trentina di centimetri e ha colpito una o più volte il tunisino che cercava di fuggire all’esterno dello stabile. Nel cortiletto davanti all’ingresso, il nord africano si è accasciato ed è morto. L’omicida ha gettato via l’arma del delitto nella strada sterrata prospiciente ed è tornato dentro, ma proprio in quel momento sono arrivati i carabinieri che lo hanno bloccato.

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