La Nuova Sardegna

Candidature al veleno Nel Pd è ancora tempesta

Tagliati Manconi, Scanu, Meloni e Cani. In rivolta i soriani, penalizzati dalle scelte Insoddisfatta anche l’area Fadda-Cabras, sotto accusa il segretario Cucca

28 gennaio 2018
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SASSARI. Nel mondo alla rovescia del Pd conviene iniziare dalla fine. Da chi a queste elezioni non parteciperà. I sardi illustri sacrificati sull’altare degli equilibri impossibili tra le coalizioni sono Luigi Manconi, Gian Piero Scanu, Marco Meloni e Emanuele Cani. Tutti parlamentari uscenti che non sono stati ricandidati. Ma questo rischia di essere quasi irrilevante davanti alla tempesta che avvolge il partito. La poltrona del segretario Giuseppe Luigi Cucca è quasi rimasta senza gambe. Fragilissima.

Le scelte dei candidati scatenano la rivolta. L’area Soru è pronta a ritirare tutti i candidati se Francesco Sanna non avrà un posto nel collegio di Oristano, casella ora occupata da Antonio Solinas. Solinas si è proposto contro il volere dell’area Fadda-Cabras, di cui fa parte. Ma non è l’unico nodo. A scatenare la rivolta di soriani e popolari-riformisti è la scelta del segretario di privilegiare la minoranza renziana. Già perché l’autoconvocazione dell’assemblea a Oristano di giovedì, 44 componenti su 70, ha di fatto messo in minoranza i renziani e acceso la graticola per il segretario.

In questo clima di amore le scelte sono state la conferma per i capolista dei tre collegi più sicuri, i tre proporzionali: il segretario Giuseppe Luigi Cucca nell'unico del Senato, davanti alla uscente Caterina Pes, ad Antonio Ecca e alla ex M5S Paola Pinna. Romina Mura nel sud Sardegna per la Camera. Davanti a Francesco Sanna, a Rosanna Mura e a Lino Zedda. E Gavino Manca nel Nord per la Camera, davanti a Giovanna Sanna, al sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e a Silvana Russel.

Nei sei uninominali per la Camera sono in corsa Luciano Uras (quota Campo progressista) a Cagliari, Romina Mura a Carbonia, Antonio Solinas a Oristano, Franco Sabatini a Nuoro, Silvio Lai a Sassari e Ninni Chessa a Olbia. Nei tre uninominali per il Senato sono in corsa nel collegio nord Luigi Lotto, in quello di Nuoro-Oristano, Ignazio Angioni, e a Cagliari-Carbonia, la sindaca di Pula, Carla Medau.

La lista ufficiale potrebbe subire più di uno scossone. Il presidente del consiglio Gianfranco Ganau ha rinunciato alla candidatura. Qualcuno dice perché non troppo entusiasta del clima che si respira nel partito in questo momento. E anche Ninni Chessa, quota Soru, potrebbe rinunciare se la richiesta dell’ex governatore non verrà assecondata dal partito, in questo caso a sostiturlo dovrebbe essere l’olbiese Paolo Bittu. Non mancano altre prposte originali nel tentativo di trovare la soluzione impossibile del rompicapo. Come Romina Mura nel Sulcis, o Ignazio Angioni nel collegio del centro Sardegna. Soluzioni che non sembrano accontentare una larga fetta dei vertici del partito. E se Soru minaccia di ritirare tutti i suoi candidati, l’area Fadda-Cabras non nasconde il suo malumore.

Che siano scelte ad alta tensione lo dimostra anche la volontà della segreteria di accelerare la chiusura delle candidature. In teoria c’è tempo fino a lunedì, ma il Pd ha fissato la dead line per oggi alle 18 in sede. (l.roj)

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