La Nuova Sardegna

Ecco le reti elettriche intelligenti

Ecco le reti elettriche intelligenti

Nei due atenei al via progetti di smart grid anti sprechi e a favore della ricerca

31 gennaio 2018
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CAGLIARI. Una rete elettrica intelligente che permette di ridurre gli sprechi e utilizzare le applicazioni del prossimo futuro. I progetti di smart grid, la nuova tecnologia intelligente, saranno realizzati nelle università di Cagliari e Sassari. L’obiettivo è rendere più efficienti dal punto di vista energetico le strutture degli atenei e creare nuove opportunità per la ricerca.

Per sostenere i progetti dei due atenei la Regione ha messo a disposizione 24 milioni di euro, 12 per ciascun intervento. Si tratta di azioni che rientrano tra quelle previste dal Piano energetico ambientale regionale e si inseriscono nella più ampia strategia energetica della Regione che punta a modernizzare il sistema, passando da un modello centralizzato a uno regionale, interconnesso e, soprattutto, sostenibile.

«Quando abbiamo deciso di coinvolgere in questa strategia le due università sarde, lo abbiamo fatto perché sono i poli della ricerca in Sardegna e sono il veicolo migliore per divulgare una nuova cultura dell’energia – ha detto l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras – Ciò consentirà di sviluppare nuove attività di ricerca, approfondire l’uso di nuove tecnologie e integrare il sistema con la mobilità elettrica».

I programmi presentati dai due poli universitari consistono nella realizzazione di smart grid a servizio del campus di Monserrato e del polo di Ingegneria e Architettura dell’università di Cagliari e dei poli di Agraria, a Monserrato, Bionaturalistico a Piandanna e Giuridico, a Sassari. L’ateneo cagliaritano ha proposto la realizzazione della smart grid attraverso interventi di tipo infrastrutturale che prevedono l’utilizzo di un sistema di cogenerazione alimentato con gas naturale e l’installazione di impianti fotovoltaici. Si tratta, quindi, di un progetto che integra la gestione di fonti rinnovabili non programmabili, come il fotovoltaico, con fonti non rinnovabili a basso livello di emissioni, quali il gas. Il tutto sarà integrato con la mobilità elettrica attraverso la sperimentazione nel settore della e-mobility: una flotta di veicoli elettrici da destinare al car sharing e car pooling per permettere ai docenti di raggiungere il campus partendo dalle proprie abitazioni. L’università di Sassari, invece, realizzerà una smart grid, per ciascuno dei poli più energivori dell’ateneo, dotata di impianti di produzione fotovoltaica che consentiranno di minimizzare gli assorbimenti di energia dalla rete e di innalzare il livello di autosufficienza energetica del singolo polo.

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