La Nuova Sardegna

Allarme influenza suina seconda vittima nell’isola

di Gabriella Grimaldi
Allarme influenza suina seconda vittima nell’isola

Deceduto a Sassari il paziente di Triei dal 12 gennaio in Rianimazione

03 febbraio 2018
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SASSARI. Non ce l’ha fatta l’uomo di Triei, in Ogliastra, che il 12 gennaio era stato trasportato in coma nel reparto di Rianimazione del Santissima Annunziata in seguito a una grave complicazione dell’influenza suina. Tonino Tangianu, classe 1957, è morto ieri ed è il secondo caso di decesso per febbre suina, il quarto per le complicazioni dell’influenza stagionale. A Sassari, in Rianimazione, restano ricoverati altri sei pazienti con gravi patologie respiratorie, solo uno dei quali è attualmente trattato con il macchinario Ecmo che consente di effettuare la circolazione extracorporea, ossigenare il sangue e all’organismo di recuperare le proprie funzionalità. Migliorano quindi anche le condizioni della donna maddalenina incinta che era stata trasportata dall’ospedale di Olbia a Sassari il 26 gennaio in condizioni gravissime sempre a causa dell’influenza suina. La donna è stata staccata dalla macchina Ecmo e potrebbe già oggi lasciare la Rianimazione.

Un bilancio pesante quello relativo ai danni causati quest’anno dall’influenza. Non bisogna dimenticare che alcuni giorni fa (il 25 gennaio) è morto un uomo ricoverato al Giovanni Paolo II di Olbia sempre per problemi respiratori derivanti dal virus A/H1N1, quello della “febbre suina”. Il paziente era un sessantenne gallurese ricoverato da qualche giorno in gravi condizioni. Insieme all’uomo erano state ricoverate altre due persone, entrambe colpite dal virus dell’influenza suina che presentavano sintomi molto simili: febbre altissima, tosse continua e difficoltà respiratorie.

E mentre si assiste al colpo di coda dell’influenza, negli ospedali isolani resta alto il numero di persone ricoverate a causa delle complicanze. Sono 25 i pazienti le cui condizioni sono giudicate preoccupanti e al momento sono sotto strettissima osservazione nei reparti di Rianimazione di Sassari, Olbia, Oristano e Lanusei. Gli ultimi casi riscontrati sono nella zona di Oristano: il 29 gennaio un uomo di Nughedu Santa Vittoria è stato ricoverato d’urgenza nella Rianimazione del San Martino di Oristano, il giorno dopo è stati “raggiunto” da altri due pazienti in condizioni simili.

Intanto a Triei si è già sparsa la voce della morte di Tonino Tangianu, un operaio tuttofare che attualmente lavorava in un cantiere socialmente utile del Comune. Lascia la moglie e una figlia, i funerali si terranno oggi alle 15 nella parrocchia dei Santi Cosma e Damiano. Una notizia che ha lasciato senza parole i compaesani anche perché le speranze di una sua ripresa erano state alimentate dal soccorso eccezionale effettuato nell’ospedale di Lanusei (dove l’uomo era stato ricoverato in coma il giorno prima) dall’equipe della Rianimazione dell’Aou di viale San Pietro in stretta collaborazione con il reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale ogliastrino “Nostra Signora della Mercede”. La “missione Ecmo mobile” era durata circa nove ore ed è stata la prima ad essere effettuata in Sardegna all’esterno di un ospedale dove di solito viene applicata questo tipo di tecnica. Dopo la prima sono state effettuate altre tre missioni in vari centri della Sardegna. L’Ecmo, extracorporeal membrane oxygenation è una tecnica di circolazione artificiale utilizzata per trattare pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria acuta.

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