La Nuova Sardegna

Cappellacci sfida i 5 stelle «Noi i primi a fare i tagli»

di Alessandro Pirina
Cappellacci sfida i 5 stelle «Noi i primi a fare i tagli»

Il coordinatore di Forza Italia: io parlo con i fatti, loro con prediche scalcinate L’ex governatore inserito nel blog del Movimento tra i candidati impresentabili

05 febbraio 2018
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SASSARI. Cappellacci sfida Di Maio sulla credibilità. Il coordinatore regionale di Forza Italia, proprio ieri inserito nel blog dei 5 stelle tra i candidati impresentabili della tornata elettorale del 4 marzo, ha scelto la sua pagina Facebook per replicare al candidato premier del Movimento in tour nell’isola. «Di Maio dice che solo loro sono credibili perché hanno tagliato e auto blu? Noi lo abbiamo già fatto, ma non solo a parole». L’ex governatore, capolista di Forza Italia alla Camera nel collegio Sud e candidato del centrodestra nel collegio uninominale di Cagliari, ha pubblicato sul suo profilo Facebook la delibera del 2011 di riduzione del suo stipendio da presidente della Regione e i documenti sulla restituzione dell’auto blu. «Abbiamo tagliato il numero complessivo delle auto di servizio regionale, abbiamo dimezzato le consulenze, tagliato i compensi dei consiglieri e cancellato i fondi dei gruppi e i vitalizi – scrive Cappellacci –. Non abbiamo certo aspettato che arrivassero loro con le loro prediche scalcinate. Nella sua interminabile serie di bufale Di Maio tenta di intestarsi meriti non suoi. L’unico microcredito è quello realizzato dalla mia giunta di centrodestra: 65 milioni di euro, 3 bandi, 3.200 imprese sostenute. Attendo con ansia – ha concluso Cappellacci – di potermi confrontare su questi e altri temi con il candidato del movimento 5 stelle».

Insomma, lo scontro tra Ugo Cappellacci e il Movimento è sempre più acceso. Anche perché ieri il blog dei 5 stelle è di nuovo partito all’attacco del coordinatore forzista. Di Cappellacci e di tutti quei politici candidati con il centrodestra e con il Pd che, secondo i grillini, sono «impresentabili». Una lista di nomi eccellenti - ci sono anche il ministro Luca Lotti, il figlio di Vincenzo De Luca, l’ex leader leghista Umberto Bossi e l’ex governatore lombardo Roberto Formigoni - in cui compare anche il coordinatore regionale forzista. «Per lui è stata chiesta una condanna per abuso d’ufficio nel processo scaturito nell’inchiesta sulla cosiddetta P3, condannato in secondo grado a restituire alla Regione Sardegna circa 220 mila euro. Condannato a due anni e mezzo di reclusione per il crac milionario della Sept Italia, società fallita nel 2010», così si legge nel blog dei 5 stelle, dove Di Maio stesso invita gli elettori a compilare un modulo per chiedere a Forza Italia e Pd il ritiro delle candidature. E dal palco di Nuoro ieri ieri il leader del Movimento è ripartito alla carica. «Siete la regione che ha dato i natali a Berlinguer, ma che fine ha fatto da voi la questione morale? Avete candidati coinvolti nella P3 e indagati per altri reati». Sull’argomento ieri Cappellacci non ha replicato, cosa che invece aveva fatto due giorni fa. «Sono tanto impresentabile che il loro candidato, Andrea Mura, avrebbe voluto presentarsi con la me e la mia lista alle elezioni del 4 marzo. Adesso gli chiederanno di ritirarsi? Il sottoscritto non ha ancora ricevuto nessun condanna definitiva. Visto che sono tanto appassionati al tema, perché non parlano del loro leader, Beppe Grillo, condannato in via definitiva per omicidio colposo?».



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