Deroghe al decreto
Rete ospedaliera sotto esame Arru convocato al ministero
CAGLIARI. Qualcosa ci sarebbe ancora da limare nella rete ospedaliera. Approvata a ottobre dal Consiglio regionale, è in questi giorni all’esame del ministero della salute, che avrebbe convocato l’ass...
06 febbraio 2018
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CAGLIARI. Qualcosa ci sarebbe ancora da limare nella rete ospedaliera. Approvata a ottobre dal Consiglio regionale, è in questi giorni all’esame del ministero della salute, che avrebbe convocato l’assessore alla sanità Luigi Arru per alcuni chiarimenti. Due su tutti: gli accessi al pronto soccorso nei presidi in cui ci sono più ospedali, è ad esempio il caso di Alghero e Ozieri, e il ruolo dei piccoli ospedali nella rete. Dalla Regione fanno sapere che «si tratta appunto di chiarimenti e non sarebbero state sollecitate correzioni sostanziali». Il via libera tecnico di Roma è comunque necessario soprattutto perché la mappa regionale è stata disegnata su un decreto ministeriale che imponeva determinati criteri per classificare gli ospedali per livello e funzioni, con anche precisi indicazioni per la riorganizzazione e ridistribuzione dei posti letto. Decreto che il Consiglio regionale, come si sa, non ha rispettato in pieno e sono state diverse le deroghe per «rispondere alle esigenze del territorio». Detto che gli ospedali di secondo livello sono rimasti quelli ipotizzati dal ministero, cioè il Brotzu di Cagliari e l’Azienda universitaria di Sassari, sugli altri «scostamenti» – definizione usata a suo tempo in commissione e in aula – le eccezioni sono state diverse e qualcuna di queste potrebbe aver convinto i tecnici del ministero ad approfondire la verifica prima del lasciapassare definitivo.
Le deroghe. Sono state diverse quelle decise dal Consiglio. A cominciare dalla promozione dell’ospedale San Francesco di Nuoro da primo livello a primo livello rinforzato (tra l’altro categoria non prevista dal decreto ministeriale) con l’assegnazione della breast unit (centro di senologia), dell’unità specializzata nella cura dell'ictus o stroke unit e il potenziamento dell’oncologia. Qualcosa di simile era accaduto anche per l’ospedale di Lanusei, con il riconoscimento del primo livello, almeno in alcuni servizi, rispetto a quello che sarebbe dovuto essere secondo il ministero: un ospedale di base. Ma su queste due deroghe pare che Roma non abbia sollevato obiezioni e accettato le motivazioni, legate soprattutto all’isolamento delle due zone, indicate dalla Regione. Qualche problema in più, secondo le indiscrezioni che arrivano dal ministero, ci sarebbe invece per l’accoppiata Alghero-Ozieri in cui non sarebbe chiaro quale dei due ospedali è di fatto il pronto soccorso di riferimento. Così come per gli ospedali di zona disagiata o piccoli ospedali – Sorgono, Muravera, Isili, Bosa e La Maddalena – il ministero avrebbe sollecitato un chiarimento sui reparti di medicina e chirurgia generale. Ma la Regione è sicura del fatto suo ed è pronta chiarire anche il perché di queste deroghe.
Le deroghe. Sono state diverse quelle decise dal Consiglio. A cominciare dalla promozione dell’ospedale San Francesco di Nuoro da primo livello a primo livello rinforzato (tra l’altro categoria non prevista dal decreto ministeriale) con l’assegnazione della breast unit (centro di senologia), dell’unità specializzata nella cura dell'ictus o stroke unit e il potenziamento dell’oncologia. Qualcosa di simile era accaduto anche per l’ospedale di Lanusei, con il riconoscimento del primo livello, almeno in alcuni servizi, rispetto a quello che sarebbe dovuto essere secondo il ministero: un ospedale di base. Ma su queste due deroghe pare che Roma non abbia sollevato obiezioni e accettato le motivazioni, legate soprattutto all’isolamento delle due zone, indicate dalla Regione. Qualche problema in più, secondo le indiscrezioni che arrivano dal ministero, ci sarebbe invece per l’accoppiata Alghero-Ozieri in cui non sarebbe chiaro quale dei due ospedali è di fatto il pronto soccorso di riferimento. Così come per gli ospedali di zona disagiata o piccoli ospedali – Sorgono, Muravera, Isili, Bosa e La Maddalena – il ministero avrebbe sollecitato un chiarimento sui reparti di medicina e chirurgia generale. Ma la Regione è sicura del fatto suo ed è pronta chiarire anche il perché di queste deroghe.