La Nuova Sardegna

Spreco alimentare, si punta sulle eco-mense

Spreco alimentare, si punta sulle eco-mense

L’assessore all’ambiente Spano: «Fenomeno inaccettabile moralmente ed economicamente»

06 febbraio 2018
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CAGLIARI. È uno dei paradossi del nostro tempo: mentre una grossa fetta della popolazione mondiale ha problemi per nutrirsi, un terzo della produzione alimentare nel mondo viene gettata. Sotto accusa gli errori commessi nella gestione casalinga, ma soprattutto i comportamenti di ristoranti, ospedali e scuole. Si calcola che ogni italiano metta ogni giorno tra i rifiuti un etto di cibo. Con gravi ripercussioni anche sull’economia. Ieri era la "V Giornata di prevenzione dello spreco alimentare", istituita dal ministero dell’ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e l’università di Bologna-Distal.

In questa occasione la Regione ha reso note le iniziative sull’argomento e più in generale sul riciclo. «Lo spreco alimentare, inaccettabile sia dal punto di vista morale che economico, diventa rifiuto e costo ambientale– ha detto l’assessora della difesa dell’ambiente, Donatella Spano –. Per questo motivo nell'aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti abbiamo previsto una serie di iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione della produzione dei rifiuti, compresa la riduzione dello spreco alimentare. Tra le azioni puntiamo anche alla massima diffusione delle mense sostenibili (sono presenti in 75 comuni, coinvolgendo il 45% della popolazione) per diminuire il cibo-rifiuto, che incide sul consumo di acqua, energia, denaro, tempo, terreno agricolo: continueremo a lavorare in questa direzione per portare in Europa il nostro contributo alla transizione verso un’economia verde e a basse emissioni».

La Spano ricorda di aver promosso nell’Isola diverse iniziative per educare all’economia circolare e alla tutela dell’ambiente, ultima quella del progetto didattico scolastico con Corepla, il Consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi in plastica. Sul fronte dello spreco alimentare, si parte dalla politica degli acquisti pubblici ecologici: «La Sardegna vanta ottime performance della differenziata e stiamo facendo molto per ridurre gli sprechi, specie con le mense scolastiche sostenibili, il cui numero sta crescendo. Nei bandi per gli acquisti verdi abbiamo da tempo inserito criteri di sostenibilità: dai prodotti di stagione alla filiera corta. Ora proseguiamo nel grande lavoro di educazione ambientale tra i più giovani, portato avanti in collaborazione con l’Ersu e le Asl e gli altri enti presenti al tavolo tecnico sulle mense sostenibili».

Per incidere sull’educazione alimentare l’assessorato all’ambiente sottolinea che da anni supporta gli enti nella predisposizione dei documenti di appalto per l’acquisto di prodotti bio, di stagione e di filiera corta, e che integrino l’educazione alimentare nelle scuole con visite nelle fattorie didattiche per una maggiore consapevolezza nel consumo di cibo. «Un’altra indicazione è sulla destinazione a soggetti bisognosi di cibo preparato e non sporzionato nelle mense scolastiche. Quello già sporzionato, secondo le regole sanitarie, viene invece inviato ai gattili», dice la Spano, che conclude: «Il tema dello spreco alimentare è al centro anche delle Conferenze sul Clima: la sua riduzione consente di abbattere le emissioni di Co2 nel ciclo produttivo con significativi impatti anche sui mutamenti climatici».

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