La Nuova Sardegna

Un ingegnere progetterà il futuro dell’isola parco

di Serena Lullia
Un ingegnere progetterà il futuro dell’isola parco

Il ministro Galletti dà l’ok alla scelta di Fabrizio Fonnesu come presidente Dopo 14 mesi di commissario l’ente avrà una guida: «Onorato per la scelta» 

06 febbraio 2018
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LA MADDALENA. Un ingegnere gentleman al Parco. Curriculum blasonato, modi cortesi, uomo del dialogo. Sono queste le qualità che hanno portato Fabrizio Fonnesu, 42 anni, maddalenino, alla presidenza del Parco nazionale dell’arcipelago. Ieri la firma del ministro Gian Luca Galletti sul decreto che ufficializza la nomina del tecnico indicato dalla Regione. Fonnesu è il secondo presidente isolano. Prima di lui Giuseppe Bonanno, commissariato 14 mesi fa dal Governo.

Esperienza in giro per il mondo. Laureato in ingegneria per l’ambiente e il territorio. Iscritto all’ordine degli ingegneri civili e ambientali di Sassari. Negli ultimi tempi Fonnesu si è dedicato più all’ingegneria civile. Come dipendente della società italiana Ansaldo energia, per alcuni anni la sua specializzazione è stata la costruzione di centrali termoelettriche in giro per il mondo. Tra le sue competenze l’assistenza nella costruzione civile, edifici, impianti potabilizzazione e neutralizzazione delle acque. Negli ultimi anni, sempre per Ansaldo, ha curato più gli aspetti manageriali, budget di cantiere, gestione delle imprese.

Cambio di vita. Anche in giro per il mondo Fonnesu ha portato sempre nel cuore l’isola in cui è nato, cresciuto e si è diplomato al liceo classico. Ora il cambio di vita, desiderato, cercato. «Sono attaccato alla mia terra e in tutti questi anni sono rientrato molto spesso – afferma –. Amo casa mia e ho sempre desiderato ritornare alla Maddalena. Quando lo scorso anno venni a sapere del commissariamento del Parco presentai subito la mia candidatura. Poi fu nominato il comandante Leonardo Deri. Quasi non ci pensavo più e invece sono stato chiamato. Sono felicissimo».

Tecnico non politico. Tra una decina di giorni il presidente-ingegnere si insedierà negli uffici di via Giulio Cesare. Fonnesu arriva al Parco come uomo del dialogo. Nessun rancore nei confronti del Comune, polemico per non essere stato coinvolto nella sua nomina. «Non sono assolutamente un politico – sottolinea –, sono un tecnico e un maddalenino. Conosco bene la storia del Parco e intendo mettermi alle spalle tutte le vecchie polemiche che non hanno sicuramente prodotto nulla di buono per la collettività. Le sinergie saranno alla base del mio mandato. Ci sono collaborazioni come quelle con il Comune, che sono imprescindibili e che intendo rafforzare. Così come con la Marina, la Capitaneria, il Demanio».

Conflitto di interessi? Nipote dell’ex sindaco Tonino Fonnesu, proprietario di un’attività di ristorazione di lusso sull’isola di Santa Maria, gestita dal cugino. Al potenziale conflitto di interesse sollevato nei giorni successivi alla sua nomina risponde senza fare polemica. «Un attacco sterile – dichiara –. Fatte salve le politiche di salvaguardia ambientale il Parco deve favorire le attività turistiche. Secondo queste accuse, oltre al ristorante di mio cugino dovrei far chiudere tutte le attività di altri familiari che in qualche modo solo legate al parco. Sia chiara una cosa. Da presidente del Parco agirò solo negli interessi della comunità maddalenina. Se ci sarà un interesse per la comunità ci sarà uno sviluppo delle idee e dei progetti. Altrimenti non se ne farà nulla».

Parco spento. Con molto tatto Fonnesu racconta la sua idea di Parco da spettatore. «Per me è un ente che gode di ottima salute – afferma –. Lo trovo però un po’ poverino. Ancora non è riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Questo perché magari ci sono state diatribe politiche che non gli hanno fatto bene. Lo vedo ancora un po’ spento. Mi impegnerò a far uscire tutte le sue potenzialità puntando sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e grazie alle idee dei maddalenini».

Budelli. Sempre da spettatore Fonnesu ha seguito la polemica sull’acquisto di Budelli da parte dello Stato. «Non posso valutare se sia stato un bene o un male – conclude Fonnesu –. Sarebbe però interessante capire quali idee volesse portare nell’isola, e se buone sfruttarle in favore della comunità maddalenina».



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