La Nuova Sardegna

"Paradura" dei sindaci per sostenere Nuoro capitale della cultura

"Paradura" dei sindaci per sostenere Nuoro capitale della cultura

A Santu Lussurgiu in occasione di Sa Carrela, nel segno dell'antica solidarietà pastorale, quasi un vertice a favore del progetto nuorese

13 febbraio 2018
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SANTU LUSSURGIU. Ci sono luoghi che hanno la forza dei simboli. Messaggi che, irrobustiti dalle azioni e dall'esempio degli uomini, hanno il potere di viaggiare, rompere i muri delle convenzioni. Ci sono persone che hanno la capacità di guardare oltre il proprio giardino. Ci sono e ieri, per una concatenazione di motivi e di eventi, erano a Santu Lussurgiu. Dal cuore antico del Montiferru parte un messaggio di unità a cui nell'isola, soprattutto in tempi recenti, non si era abituati.

La solidarietà che varca il mare per aiutare i pastori di Cascia in difficoltà è la stessa solidarietà che unisce tanti sardi nel sostegno all'ambizioso obiettivo di Nuoro: conquistare il titolo (non solo onorifico) di Capitale italiana della Cultura 2020. Simbolica l'immagine di Nicola Sanna, Andrea Soddu, Massimo Zedda, Mario Bruno e Settimo Nizzi, sindaci rispettivamente di Sassari, Nuoro, Cagliari, Alghero e Olbia, seduti uno a fianco all'altro, uniti in una battaglia comune. Simbolica e rara e come tale va conservata e coltivata. Insieme a loro anche il presidente dell'Anci, Emiliano Deiana.Santu Lussurgiu come luogo simbolo, appunto, nel giorno de Sa Carrela, espressione di un'identità non baracconesca, dove si sono ritrovati i sindaci dei maggiori Comuni dell'isola, il presidente del più importante istituto di credito della Sardegna, allevatori e agricoltori, musicisti, volontari.

Che ci fa facevano tutti insieme, nella sala dell'associazione Hymnos in una domenica mattina di metà febbraio? E, soprattutto, cos'hanno in comune una mostra fotografica su Sa Carrela, la tradizione de sa paradura, e la candidatura di Nuoro a Capitale italiana della cultura? Il filo rosso c'è ed è stato spiegato ieri mattina nel corso di una manifestazione articolata in due momenti: il primo dedicato alla presentazione della mostra fotografica "Punghe&Regolle" che raccoglie 40 anni di scatti di Giuseppe Firinu, che è stato guidato dal sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi. Il secondo (che ha avuto nel presidente del Banco di Sardegna, Antonello Arru, un avveduto maestro di cerimonie) nel quale si è ricordata l'iniziativa di sostegno agli allevatori di Cascia colpiti dal terremoto, esempio di altruismo e disponibilità verso gli altri, insieme alla rincorsa di Nuoro al ruolo di Capitale della Cultura 2020.

Testimonianze e racconti che si sono incrociati, creando un tessuto unico. Il ricordo del sindaco di Cascia è stato emozionante: «Il terremoto per noi è stato come un bombardamento - ha detto Mario De Carolis -. Ci hanno aiutato la protezione civile, i volontari. Tutti bravi, ma tra i bravi c'erano le eccellenze: il gruppo dei volontari sardi. E poi l'idea de sa paradura. All'inizio quando mi è stata proposta non ho dato molto peso, poi ho capito. Gigi Sanna degli Istentales è stato per noi un lampo di luce in mezzo al buio».

Le considerazioni del sindaco di Nuoro lo sono state altrettanto: «Quando senti tanta solidarietà ti viene la pelle d'oca. In questo momento Nuoro sente su di sé la solidarietà di tutta la Sardegna, ed è una sensazione eccezionale. Comunque vada l'assegnazione del ruolo di Capitale della Cultura 2020, noi abbiamo già vinto, perché ci siamo uniti».

Per Battista Cualbu, presidente regionale di Coldiretti, da Santu Lussurgiu è partito ieri «un messaggio di unità. Uno spirito che dovrebbe esserci sempre, mentre spesso ci sono delle divisioni. Un bel messaggio per Nuoro: il fatto che fossimo qui, tutti uniti, è come aver già vinto una bella battaglia, un segnale forte. Il tutto a Santu Lussurgiu, nel giorno de Sa Carrela, dove il cavallo è protagonista come in tante altre manifestazioni della tradizione sarda».«Sa paradura - ha detto il presidente del Banco, Antonello Arru - è un simbolo emblematico di solidarietà. Arriva anche da persone che potrebbero essere dei competitori. Ecco perché diventa anche un simbolo del sostegno di tutta l'isola alla candidatura di Nuoro».@Petretto@RIPRODUZIONE RISERVATA

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