La Nuova Sardegna

Chiusura col sorriso: diciotto le stelle infilzate

di Michela Cuccu
Chiusura col sorriso: diciotto le stelle infilzate

La giostra ha incantato il pubblico. Antidoping solo alla fine delle esibizioni

14 febbraio 2018
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ORISTANO. Diciotto stelle infilzate (cinque d’oro) in 82 discese: è andata liscia come l’olio e soprattutto, niente incidenti e neppure l’alito della polemica, in via Duomo per la Sartiglia dei Falegnami. Anche il meteo che ha regalato un pomeriggio limpido e assolato sembrava essersi messo dalla parte di San Giuseppe, fatta eccezione per un gelido maestrale che all’inizio ha fatto oscillare la stella tanto da renderla imprendibile anche ai più abili cavalieri. Nessun trofeo hanno incassato le pariglie dei capocorsa delle due giornate ed è stato necessario attendere undici discese prima di vedere conquistare con la spada la prima di una lunga serie di stelle.

Su Componidori, Andrea Solinas, potrà dirsi più che soddisfatto per la sua prima da capocorsa. Certo, un minimo di suspance c’è stata, al mattino, quando, proprio Andrea Solinas si è trovato costretto a dover sostituire il proprio cavallo, il castrone baio Quarnero Step, che non era in condizioni di salute perfette. A questo punto lo spirito di squadra ha avuto la meglio: Gianluca Russo, su Segundu, ha ceduto il proprio destriero al componidori che ha effettuato l’intera manifestazione in sella alla femmina baia “Columbedda”.

Niente tempi morti o interruzioni: i cavalieri, chiamati in gruppi di otto dal Componidori, hanno fatto le loro discese impeccabili. È Bernardino Ecca, all’undicesima, che interrompe la lunga attesa. Quando fa la sua corsa in sella alla saura Rakhil e infilza la stella dal pubblico si leva un boato. Pubblico che si rivelerà generoso di applausi ad ogni stella centrata: le cinque d’oro, dei cavalieri che avevano “fatto centro” anche domenica, innanzitutto: Rodolfo Manni, Alberto Carta, Giancarlo Melis, Luca Murtas e appunto, Cristian Bernardino Ecca. La lunga serie è composta anche da Marco Pau e Franco Ledda, Davide Musu e Giorgio Sanna, che ieri ha corso su un altro cavallo dopo che domenica lo sfortunato Il Muletto, rimasto vittima di un infortunio alla zampa posteriore, era stato abbattuto. È la pariglia composta da Alberto Carta (stella d’oro), Fabrizio Pomogranato e Claudio Tuveri a ottenere il risultato più straordinario: tre centri su tre. Stella infilzata anche da Giuseppe Sedda e Graziano Pala, Federico Misura, Mauro Puddu, Stefano Concu, Raimondo Carta e Antonio Cuccu. Poi ci riprovano anche su Componidori e su Segundu con su stoccu, senza però riuscire nell’impresa. Non importa: la corsa alla stella del martedì è andata più che bene. Lo si capisce dall’espressione dei componenti del gremio, in particolare del majorale en cabo, Andrea Sanna, con il volto finalmente disteso dopo la grande tensione, per via delle polemiche trascinatesi da domenica sulla questione dei controlli antidoping che avendo rallentato la giostra di domenica chiusa con la clamorosa decisione dei cavalieri di non disputare le pariglie.

La pax ritrovata dopo la riunione di lunedì in prefettura conclusa con la decisione del questore di sottoporre i cavalieri ai test soltanto al termine delle pariglie e non durante la discesa alla stella come invece era avvenuto domenica, ha permesso di riportare tutto sui binari della normalità. Si parlerà ancora della Sartiglia 2018 e non solo delle polemiche che anche ieri ci sono state. Il sindaco Andrea Lutzu ha dichiarato: «La città era troppo blindata e i controlli sono stati troppo invadenti», il presidente della Fondazione Sa Sartiglia Angelo Bresciani ha invece ribadito: «I tempi dei controlli di domenica sono stati completamente sballati. Nessuno è durato i tre minuti annunciati, ma sono andati tutti molto oltre e complessivamente sono durati tre ore e mezzo. La protesta era ampiamente giustificata».

Ma il pensiero finale non può che andare ancora una volta alla bravura e all’impegno dei cavalieri che con la loro abilità e gli eleganti costumi fanno in modo che ogni anno, da secoli, il Carnevale e Oristano attraggano migliaia di spettatori che, con il respiro sospeso, attendono di veder centrare la stella.

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