La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Profilo Facebook sospeso aver violato le regole del social network più utilizzato al mondo. È successo a Marta Ecca, ex assessore alle politiche giovanili della Provincia di Cagliari. Ma la cosa incredibile è che a essere stata insultata pesantemente è stata proprio lei. Aveva osato commentare su Twitter la posizione del M5s sul tema dei migranti, ma un utente le ha risposto con toni estremamente volgari. Frasi da querela, irripetibili: lei ha fatto lo screenshot della vergognosa aggressione e l’ha pubblicato su Facebook, la cui discutibile policy ha però provocato il blocco del profilo per tre giorni. Una valanga di post a difesa della Ecca, personaggio apprezzato per il suo impegno politico e sociale, ha provocato lo sblocco del profilo prima del previsto. «Facebook – ha scritto Ecca – è quel luogo in cui fioccano ogni giorno pagine dichiaratamente fasciste e gruppi in cui si organizzano gli squadristi del web che, nonostante le segnalazioni insistenti, sono ancora tutti aperti e attivi. Di contro, scatta la censura immediata per chi si fa carico di denunciare parole e atti violenti, contribuendo a rendere il web un posto migliore. Houston abbiamo un problema gigantesco. E andrebbe risolto in fretta, dai piani alti». (a.palm.)