La Nuova Sardegna

Riva: «Un abbraccio, poi il furto»

Riva: «Un abbraccio, poi il furto»

Rombodituono dà dei soldi a un mendicante, l’uomo gli sottrae il cellulare

14 febbraio 2018
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CAGLIARI. Un piccolo episodio di micro-criminalità, ma se la vittima porta il nome di Gigi Riva ecco che agli occhi di un’intera regione il furto di un cellulare assume la stessa valenza di un atto blasfemo, di vilipendio alla religione, seppure calcistica. Il fatto è avvenuto qualche giorno fa, ma la notizia si è diffusa solo nelle scorse ora su Facebook, ad opera di Pino Serra, ex dirigente del Cagliari Calcio e amico storico di Riva. L’ex campione è stato avvicinato da un mendicante : «No, non mi conosceva – racconta Rombodituono –, probabilmente era uno straniero. Mi ha detto che non mangiava da due giorni. Gli ho dato una mancia e lui mi ha abbracciato. In tasca avevo le chiavi di casa e il telefonino: il cellulare, dopo che mi ha salutato, non c'era più».

Dopo la pubblicazione su Facebook del brutto episodio è scattata la reazione dei tanti ammiratori del mito del Cagliari dello scudetto e gli attestati di solidarietà per un personaggio tra i più amati si sono sprecati. Piras ha lanciato un appello affinché il telefonino venga restituito al legittimo proprietario: «Gigi è disposto a offrire al povero diavolo una mancia purché torni in possesso del cellulare, che non ha un gran valore economico se non i numeri telefonici contenuti in rubrica – scrive Serra sui social –. Vi chiedo cortesemente di collaborare per cercare di rintracciare questo miserabile», e ringrazia anticipatamente.

Difficile pensare che si possa risalire all’autore del furto, a meno che qualcuno non abbia assistito alla scena e sia in grado di identificare il responsabile. D’altra parte sembra che Riva non abbia denunciato l’episodio alle forze dell’ordine.

Nelle sue passeggiate cagliaritane Riva incontra sempre tanta gente e non si sottrae mai alle strette di mano, ai selfie. Ma assicura che continuerà a essere disponibile: «Certo – commenta – bisognerà stare un po’ più in guardia. La seccatura ora è non avere più a disposizione tutti quei numeri: ne avevo memorizzati tantissimi». (a.palm.)

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