La Nuova Sardegna

Le Donne Sarde: "La nostra raccolta fondi per Onda Rosa è tracciabile"

Le Donne Sarde: "La nostra raccolta fondi per Onda Rosa è tracciabile"

Dopo la denuncia della presidente della casa rifugio di Nuoro sui tentativi di incassare soldi da parte di estranei al progetto, parla il gruppo di Cagliari che sta organizzando un'asta artistica di beneficenza

17 febbraio 2018
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CAGLIARI. In seguito alla denuncia di Luisanna Porcu, direttrice della Casa rifugio Onda Rosa, l’Associazione Le Donne Sarde esprime tutta la propria solidarietà alla dottoressa Porcu, in questo momento al centro di una truffa da parte di ignoti che dichiarano di chiedere finanziamenti a suo nome e a sostegno delle donne accolte e sostenute dall’Associazione.

Come organizzatrici dell’asta di beneficenza che, il prossimo 9 marzo, si svolgerà all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, grazie alla generosità di artisti, designer e creativi sardi, siamo impegnate nella vendita dei biglietti di ingresso all'asta, per i quali rilasciamo regolare ricevuta con timbro dell'associazione.

Questi fondi e il ricavato dell’asta saranno convertiti in carte prepagate Conad che il Centro antiviolenza Onda Rosa potrà utilizzare per sopperire alle spese della Casa rifugio. Crediamo, infatti, che la nostra solidarietà debba essere chiara e tracciabile e siamo convinte che approfittarsene sia l'ennesima forma di violenza a spese delle donne.

A sostenere l’evento saranno anche Giulia Giornaliste Sardegna e il Centro Antiviolenza Donna Ceteris di Cagliari, che opera in sinergia con la realtà nuorese, che ospita quaranta donne e trentotto bambini, provenienti da tutta la Sardegna Ogni biglietto venduto e oggetto acquistato porterà per sempre con sé un importante significato: aver contribuito a portare luce, speranza e dare una nuova vita alle donne che hanno scelto con forza e coraggio di uscire dalla spirale della violenza maschile.

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