La Nuova Sardegna

Vecchi, sporchi e in ritardo bocciati treni e autobus sardi

Vecchi, sporchi e in ritardo bocciati treni e autobus sardi

In aumento i disservizi segnalati dai viaggiatori attraverso la App della Regione. L’aspetto positivo: risposte più tempestive da parte delle aziende 

17 febbraio 2018
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SASSARI. Le lamentele sono sempre le stesse: mezzi in ritardo e sporchi, in particolare quelli per il trasporto extraurbano. Migliora però qualcosa sul fronte della comunicazione dei disservizi: le aziende rispondono con maggiore frequenza alle segnalazioni, purtroppo però il problema continua a verificarsi nella maggior parte dei casi. Sono questi i risultati principali del secondo rapporto (luglio-dicembre 2017) sulle segnalazioni del trasporto pubblico locale, realizzato dall'assessorato regionale dei Trasporti sulla base delle indicazioni inviate dagli utenti attraverso la app «Segnala un disservizio».

Le critiche. In aumento le segnalazioni rispetto al primo rapporto: sono 389 rispetto a 234. Significa che i viaggiatori ci stanno prendendo gusto e apprezzano la possibilità di poter dire la loro. Come nella puntata precedente dito puntato in particolare verso i trasporti extraurbani, oggetto dell’87% dei disservizi segnalati. I motivi: orari e percorsi nel 40% dei casi, le condizioni del mezzo (31%) e poi la situazione di fermate e stazioni. «Per noi sono dati preziosissimi – dice l’assessore ai Trasporti, Carlo Careddu – che consentiranno di migliorare il servizio offerto dalle aziende e di intensificare gli interventi correttivi necessari».

Le risposte. Migliorano i tempi di reazione delle aziende trasporti e della Regione in seguito alle segnalazioni su ciò che non va. Se nel primo report oltre il 57% dei viaggiatori denunciava l’assenza di risposte, ora viene fuori l’intervento delle aziende nel 53% dei casi, con il 10% delle segnalazioni che ha avuto riscontro lo stesso giorno, il 29% entro una settimana, il 17% entro due settimane, il 25% entro un mese e il 19% entro 60 giorni. Ancora: nel 43% dei casi dopo la segnalazione il disservizio non si è più verificato o si verifica di meno (dato in crescita rispetto al corrispondente valore del precedente rapporto pari al 34%), mentre continua a presentarsi per il 57%.

Gli investimenti. È evidente la necessità di un intervento radicale che porti innanzitutto allo svecchiamento dei mezzi di trasporto. «Siamo sulla buona strada per migliorare sensibilmente il sistema dei trasporti», assicura l’assessore Careddu, che ricorda l’azione messa in campo dalla Regione che prevede la riduzione del 77% dell'età media della flotta sarda (Trenitalia) dai 23,5 anni del 2016 ai circa cinque nel 2021. Sono in programma circa 90 milioni di investimento destinati all'acquisto di 18 nuovi treni diesel: 10 del tipo «Swing», che saranno consegnati da dicembre 2018 e nel 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità, che saranno consegnati nel 2020 e nel 2021. A questo si sono aggiunti anche due «Minuetti» Alstom già operativi. Sullo scartamento ridotto sono stati investiti 43 milioni di euro per nove automotrici Stadler operative sulle tratte Macomer-Nuoro, Sassari-Alghero, Sassari-Sorso composte da due carrozze. Riguardo ai bus, spiega Careddu, sono in consegna 101 nuovi mezzi «appartenenti alla più recente classe di emissione di gas di scarico». Inoltre, la Giunta ha recentemente definito gli aspetti amministrativi per l'acquisto di altri 15 pullman, per un importo totale di 4,5 milioni e con un cofinanziamento delle aziende assegnatarie del10 per cento. (si.sa.)

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