La Nuova Sardegna

Top 500 Sardegna: Difarma, la corsa dei medicinali parte da Sassari

di Gianna Zazzara
Un'immagine d'archivio di una farmacia
Un'immagine d'archivio di una farmacia

La più grande azienda della città. Distribuzione capillare in tutti i centri dell’isola, anche a Cagliari uno stabilimento super automatizzato 

18 febbraio 2018
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A chi non è capitato di andare in farmacia, chiedere un farmaco e sentirsi dire «Ripassi tra due ore?». E la risposta è sempre la stessa, sia che ci si trovi a Sassari o a Cagliari, sia che ci trovi a Fonni o Gavoi. Ormai siamo tutti abituati a questa efficienza, ma com’è possibile che ciò avvenga? Il segreto sta nella catena di distribuzione del farmaco, un ingranaggio poco conosciuto che invece è essenziale per garantire ai cittadini i prodotti di cui hanno bisogno. Difarma, con sede a Sassari, a Predda Niedda, è uno dei gruppi che fanno sì che tutto questo sia possibile. Nata nel 1984, la società conta oggi 113 dipendenti ed è leader del mercato in Sardegna con una quota del 47%. È al dodicesimo posto nella Top 500 del 2016 (e prima assoluta tra le aziende con sede a Sassari) con un fatturato di 155 milioni.

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«Il viaggio dei medicinali inizia dalle aziende che li producono – spiega l’amministratore delegato Pier Vittorio Sigurani –. Il passaggio successivo sono le aziende come la nostra che, in ogni regione, distribuiscono i farmaci. Sono i distributori a garantire che tutto fili liscio fino alla destinazione finale, la farmacia sotto casa». L’organizzazione di Difarma è capillare: ci sono due magazzini super automatizzati a Sassari e a Cagliari. «Dopo aver ricevuto l’ordine del farmacista, il medicinale viene prelevato dai magazzini e consegnato in ogni angolo della Sardegna entro 2-4 ore – continua Sigurani – Le attese più lunghe non superano le 8-10 ore».

Un’organizzazione meticolosa quella di Difarma, soprattutto se si pensa ai problemi di viabilità dell’isola. «Serviamo 450 farmacie in tutta l’isola. Garantiamo la disponibilità dei farmaci anche in paesi piccolissimi dove vivono poche decine di persone. Il servizio della farmacia deve essere identico ovunque, sia nelle città sia nei paesi di montagna. Anzi, proprio la nostra tipologia di distribuzione, così capillare, permette l’esistenza di farmacie che secondo logiche strettamente commerciali non avrebbero ragione di esistere. Ma che invece sono essenziali, soprattutto nei paesi».

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A dirigere i due magazzini, a Sassari e a Cagliari, ci sono due farmaciste. «Sono loro a garantire che tutti gli ingranaggi della catena funzionino a dovere», ammette l’amministratore delegato. I farmaci più richiesti dai sardi? «Quelli a base di prazolo, contro l’acidità di stomaco».
 

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