La Nuova Sardegna

Top 500 Sardegna: Fiume Santo, l'uscita dal carbone può essere un'opportunità

Gianni Bazzoni
La centrale elettrica di Fiume Santo
La centrale elettrica di Fiume Santo

La terza azienda più grande di Sassari. Alippi (Ep): un'ipotesi l'impiego di biomasse, ma seguiamo anche i piani sul metano

18 febbraio 2018
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Una centrale elettrica di fronte al mare, croce e delizia dei sardi. Quando gli impianti sono stati costruiti hanno garantito lavoro per anni a quasi duemila persone più un indotto di altrettante dimensioni, poi i numeri sono scesi inevitabilmente fino a poche centinaia quando i gruppi energetici sono entrati in produzione. A Fiume Santo – nella punta del nord Sardegna al confine tra i territori comunali di Sassari e Porto Torres – dopo l’era di Endesa e E.On, il polo industriale è oggi di proprietà della Fiume Santo Spa che fa capo a Ep Produzione, una società controllata da Eph, gruppo energetico ceco integrato verticalmente e che opera nella Repubblica Ceca, in Slovacchia, Germania, Regno Unito, Ungheria e Italia.

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Complessivamente i dipendenti sono quasi 25mila: a capo del grande gruppo c’è l’avvocato Daniel Kretinsky, proprietario e presidente dello Sparta Praga: «Per me il calcio è una questione di sentimenti», ha detto per spiegare che il suo cuore sta da quella parte. Ep Produzione, invece, è guidata da Luca Alippi e rappresenta la società italiana che gestisce una capacità di generazione elettrica di 4,3 Gw attraverso 5 impianti a gas e uno a carbone acquisiti a metà del 2015.

Per il territorio del Sassarese, quella di Fiume Santo è tra le industrie di primo livello: nella Top 500 del 2016 l’azienda che gestisce gli impianti è la quinta industria dell’isola con un fatturato di oltre 74 milioni di euro. La centrale di Fiume Santo è considerata strategica per la gestione in sicurezza del sistema elettrico nazionale e locale, è stata infatti indicata dall’Autorità di settore come “impianto essenziale” fino al 2020 (dal gennaio 2017 c’è un contratto con Terna) e l’obiettivo dichiarato è quello di cogliere le opportunità che consentano di mantenere nel tempo il polo produttivo di Fiume Santo «come riferimento positivo per il sistema energetico, economico e sociale della Sardegna».

L’amministratore delegato di Ep Produzione, Luca Alippi, ha sottolineato l’impegno del gruppo per le iniziative nell’Isola: «Siamo consapevoli dell’importanza che la centrale di Fiume Santo ha per il sistema elettrico nazionale e per l’economia del nord Sardegna. Attualmente la centrale ha circa 200 dipendenti diretti e ogni giorno, mediamente, ci sono circa 200 lavoratori indiretti. Il nostro obiettivo è mantenere vitale il sito produttivo, tenendo conto dell’evoluzione dei mercati, della strategia energetica nazionale e regionale e delle politiche ambientali connesse. Oggi producendo con il carbone, domani magari riconvertendo il sito ad altre tecnologie. Ad esempio, il nostro gruppo nel Regno Unito sta trasformando a biomasse una centrale funzionante a carbone, con il vantaggio di impiegare una fonte rinnovabile ma anche programmabile. Seguiamo anche con attenzione il piano di metanizzazione della Sardegna».

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Sguardo rivolto al futuro, quindi, perché de-carbonizzare la Sardegna e l’Italia è una condizione alla quale nessuno potrà sottrarsi e il problema sarà proprio quello di stabilire il percorso, quali scelte fare, a che condizioni e entro quale periodo. La scelta più sensata dovrebbe essere quella di produrre energia elettrica attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili capaci di garantire alla rete energia stabile. Il tema della tutela ambientale è tra quelli maggiormente sentiti nel territorio e nella storia passata ci sono, purtroppo, episodi di inquinamento importanti che hanno portato il territorio a tenere sempre la guardia molto alta.

Nel 2017 la centrale di Fiume Santo ha vinto il premio “Emas Italia” per la Dichiarazione ambientale più efficace nella comunicazione. Intanto prosegue la demolizione dei vecchi gruppi 1 e 2, ormai fermi da tempo: la ciminiera dovrebbe essere abbattuta con l’uso delle micro-cariche, secondo un progetto presentato e già approvato da tutti gli organismi interessati.

In campo sociale Ep Produzione ha attivato il progetto formativo alternanza scuola-lavoro promosso con l’Istituto tecnico Industriale “Angioy” di Sassari, ampliato grazie al coinvolgimento di alcune società esterne che operano nella centrale. Una occasione per favorire la conoscenza del sito di Fiume Santo e illustrare il ruolo della centrale per la sicurezza del sistema elettrico, una opportunità di crescita educativa e professionale per gli studenti, grazie all’interazione tra la scuola e la maggiore realtà produttiva del territorio. Sul fronte sportivo-sociale, invece, da tre anni è in atto la collaborazione tra Ep Produzione e la Dinamo Sassari .
 

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