La Nuova Sardegna

Top 500 Sardegna: Abbanoa tutta nuova, investimenti per mezzo miliardo di euro

di Luigi Soriga
Operai di Abbanoa al lavoro su una condotta
Operai di Abbanoa al lavoro su una condotta

La più grande azienda pubblica dell'isola. Il dg Murtas: la piattaforma tecnologica funzionerà con telecamere in ogni cantiere

19 febbraio 2018
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Un incasso vertiginoso, si parla di 287 milioni, 1340 dipendenti, utili per 8,6 milioni di euro, più tutto l’indotto generato. Forte di questi numeri del 2016, Abbanoa nella classifica delle 500 aziende top dell’isola si piazza al sesto posto. Ma tra le imprese pubbliche non ha rivali. Il sistema idrico della Sardegna, che sino a qualche tempo fa aveva tutte le carte in regola per collassare, e sembrava anche progettato per affogare nella sua stessa melma, ora comincia a navigare in acque più tranquille. E a guardare con ambizione verso il futuro.

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«Le strategie che intendiamo mettere in campo per il 2018 sono queste – spiega il direttore generale Sandro Murtas –: innanzitutto vogliamo imprimere un’accelerazione nel piano investimenti». Il colpevole ritardo nella spendita delle risorse comunitarie è sempre stato una delle lacune che hanno fortemente penalizzato l’efficienza di Abbanoa. Risorse stanziate dal 2004 e mai messe a correre per mancata progettazione o per la cronica lentezza della burocrazia nell’istruire le pratiche. «Abbiamo recuperato fondi dal 2004, riordinato la struttura organizzativa, codificato il servizio ingegneria in modo da essere sempre tempestivi nelle istanze. Per ogni appalto, per ogni autorizzazione, ora abbiamo risorse umane sufficienti per marcare stretto ogni ufficio e ogni istituzione debba rilasciare un nulla osta. Tracciamo tutto, miglioriamo l’efficienza interna». E i risultati, a detta di Murtas, si vedono con le cifre. «Abbiamo 200 milioni di gare già aggiudicate negli ultimi 2 mesi. Solo nel 2018 avvieremo 220 lavori e servizi. Nei prossimi 3 anni la mole di investimenti sulle reti e impianti ammonterà a 500 milioni di euro».

E poi c’è la così detta quarta rivoluzione industriale che Abbanoa intende cavalcare: «L’innovazione tecnologica è fondamentale per contenere i costi operativi e del servizio. Attraverso il sistema del project financing proveremo a tuffarci in questa innovazione 4.0. A metà marzo ci sarà il meeting annuale con operatori economici e professionisti per il programma di investimenti. Parteciperà anche lo staff della presidenza del Consiglio che ci fornisce assistenza».

La nuova piattaforma logistica e tecnologica prevista da Abbanoa funzionerà così: videosorveglianza su tutti i cantieri. Niente più scavi con un operaio che lavora, uno scavatorista che guida, e altri tre addetti che guardano. Tutto verrà ripreso e inviato in remoto. Poi entrerà in funzione il telecontrollo (sistema Scada). Esempio: il monitoraggio dei livelli dei serbatoi non avverrà solo attraverso il sopralluogo del tecnico. Ma saranno i dispositivi e i software a raccogliere le informazioni e inviarle alla piattaforma.

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Stesso principio per quanto concerne i sistemi produttivi di potabilizzazione e depurazione: «Si chiama machine learning – spiega Murtas – in pratica l’intelligenza umana si relazione con quella artificiale. Un sistema che permette di tagliare i costi di una dispendiosa regolazione manuale per quanto riguarda i reagenti o l’ossigenazione, dove gli operai entrano in gioco nei dosaggi. Con il machine learning le fasi della depurazione verranno gestite in tempo reale dal software, che calibrerà sostanze e reagenti sulla base della qualità dell’acqua che i macchinari devono trattare». Niente più “occhiometro”, dunque, ma analisi matematiche e fisiche e regolazione mirata e intelligente.

Uno scenario da fantascienza, se si considera che ad oggi ancora molti utenti si lamentano per le bollette pazze e per fatture che arrivano improvvise dopo anni di silenzio. Anche su questo versante Abbanoa ha intenzione di tappare le falle: «Dal 23 febbraio – conclude Murtas – inizieranno le operazioni per lo spegnimento definitivo dei vecchi sistemi informatici. Siamo passati dal disastro organizzativo delle precedenti gestioni (oltre 125 anagrafiche e database differenti) a un unico sistema certificato. Eseguiremo la migrazione di circa 1 miliardo di righe dei data bases e dal 5 marzo saranno riattivati tutti i servizi al Cliente, con un raddoppio di tutte le operazioni che si possono fare via web, dal portale ProntoWeb. Gli utenti potranno controllare la propria posizione on line o tramite app. Saranno in grado di personalizzare la fatturazione. Infine ogni anno sostituiamo 80mila contatori georeferenziati, scattiamo foto, i dati non sono falsificabili e il consumo è certificato».
 

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