La Nuova Sardegna

La First Cisl: riformare le banche

La First Cisl: riformare le banche

Il segretario Romani: gli istituti devono riconquistare la fiducia dei risparmiatori

20 febbraio 2018
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SASSARI. La First Cisl lancia il suo manifesto per cambiare il sistema bancario. Un vademecum in 6 punti che si pone l’obiettivo di fare in modo che i cittadini possano riprendere ad avere fiducia negli istituti bancari. A lanciare il manifesto “Adesso Banca!” è stato il segretario nazionale della First Cisl, Giulio Romani, ieri a Sassari per una tavola rotonda sul tema. È stato lui a illustrare i 6 punti su cui si basa la riforma “socialmente sostenibile” proposta dalla Cisl. «Tutti i punti – ha detto Romani – sono stati portati avanti dalla nostra organizzazione sindacale con un’idea che è certamente sociale e non solo di categoria, perché ci rendiamo conto che certi eccessi verso i quali è stato spinto il sistema sono deflagrati fino al punto in cui la credibilità del settore credito è oggi la più bassa mai verificata in tutta la storia della nostra democrazia. Dalla necessità di intervenire sulla gestione dei crediti deteriorati alla necessità di limitare il reddito dei manager, passando per l’istituzione del reato di disastro bancario, noi della First Cisl desideriamo provare a restituire la banca allo scopo di sostenere l’economia, le imprese e i cittadini, anche grazie al prezioso contributo diretto dei lavoratori. Tutto questo avrà lo scopo di difendere i cittadini e i loro risparmi».

A fare gli onori di casa in una affollatissima sala dell’hotel Grazia Deledda è stato il segretario regionale Sergio Mura, seguito da Ettore Erriquez, segretario provinciale di Sassari della First Cisl, a cui è toccato delineare il quadro della situazione bancaria in Sardegna negli ultimi dieci anni. Con numeri poco incoraggianti: 13 per cento di occupati in meno, 11 per cento di filiali bancarie chiuse, 670 posti di lavoro in meno, 15 Comuni senza più sportelli. «Siamo qui a Sassari – ha poi aggiunto Erriquez – perché in questa provincia ci sono 1.800 lavoratori bancari, il 40 per cento del totale regionale e perché qui c’è la Direzione generale del Banco di Sardegna, una banca che ha avuto un ruolo fondamentale dagli anni ’50 in poi e che ora rischia di finire nel grande mare del gruppo bancario Bper che certamente non ha grande interesse a mantenere per la “nostra” banca un ruolo di vicinanza alle imprese e alle famiglie». Dopo l’intervento di Erriquez spazio alla politica con l’assemblea pubblica moderata dal giornalista della Nuova Sardegna Alessandro Pirina. Sul palco si sono alternati anche tre diversi rappresentanti dei più importanti raggruppamenti politici: il senatore Silvio Lai, Pd, candidato alla Camera per il centrosinistra nel collegio uninominale di Sassari, Maria Grazia Salaris, Noi con l’Italia, candidata nello stesso collegio per la coalizione di centrodestra, e il consigliere comunale del Movimento 5 stelle, Maurilio Murru, che ha sostituito il candidato al Senato, Ettore Licheri, impegnato a Cagliari per la visita del leader Luigi Di Maio.

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