La Nuova Sardegna

Delrio: un successo di squadra, grazie a tutti

di Dario Budroni

Soddisfatti anche i ministri Calenda e Poletti. Renzi: è un segnale che l’Italia sta cambiando

21 febbraio 2018
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OLBIA. La compagnia sarà rivoltata come un calzino. Nuovo nome, nuova flotta, nuove rotte, nuovi posti di lavoro. Obiettivo più volte sottolineato: diventare il primo vettore italiano. Meridiana è diventata Air Italy. Ed è una rivoluzione totale che piace al governo. La presentazione del piano industriale a Milano è stata seguita con un certo interesse dalla politica nazionale. Esultano quei ministri che negli anni si sono battuti per dare un futuro a Meridiana individuando proprio nella Qatar airways l’unica ancora di salvezza per la compagnia olbiese, da tempo già ben avviata verso una linea morta. Una operazione costata cara a centinaia di lavoratori, mandati a casa come unica condizione per dare il via libera al matrimonio con il Qatar. Ma adesso si aprono nuovi scenari e resta sempre in piedi l’accordo del 2016 che prevedeva il riassorbimento degli esuberi in caso di nuovi posti di lavoro, che saranno più di 1.500. Lo stesso presidente di Alisarda, Marco Rigotti, a Milano ha detto: «C’è un accordo e io gli accordi li rispetto».

Le reazioni. Il futuro è ancora tutto da costruire. Ma intanto le intenzioni di Air Italy, che conserva la sede a Olbia, convincono Roma. Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, in prima linea durante tutta l’operazione Meridiana–Qatar, plaude alla svolta. «Sono soddisfatto per il nuovo piano industriale di Meridiana, con la nascita di Air Italy. Un piano ambizioso, che darà più forza a tutto il nostro Paese – commenta il ministro di casa a Olbia –. Un grazie va a tutta la dirigenza e ai sindacati, che hanno lavorato per questo nuovo inizio che sono sicuro sarà ricco di risultati». Sulla stessa linea Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico, quello stesso ministero dove era stato firmato l’accordo del 2016. Calenda ha detto che Air Italy è un «ottimo segno» e che ora veste i panni di «altro competitor» per Alitalia. Anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si dice particolarmente soddisfatto. «Il nuovo vettore aereo che ci lascia speranza per un futuro positivo in quel contesto che ci ha fatto soffrire, che incideva sulla Sardegna e sul tema dei collegamenti, che per la Regione è un grandissimo problema». Fa un accenno alla svolta anche l’ex premier Matteo Renzi. «Noi crediamo alla realtà e la realtà ci dice che l’Italia sta cambiando, come nel caso di Meridiana Air Italy».

Il futuro. Meridiana non ha solo cambiato nome e livrea. La rivoluzione è tutta nei numeri. Entro il 2020 Air Italy avrà una flotta da 50 aerei. Venti Boeing 737 Max 8, con il primo che arriverà ad aprile. Poi cinque Airbus A330–200, che a partire dal prossimo anno lasceranno il posto a trenta Boeing 787–8 Dreamliner. E poi le rotte: 50 destinazioni entro il 2022. Lo stesso Akbar Al Baker, numero uno di Qatar airways, a Milano ha detto che Air Italy punta a diventare la prima compagnia italiana. L’hub sul lungo raggio sarà l’aeroporto di Milano Malpensa, dove si conta di far transitare 8 dei 10 milioni di passeggeri previsti dal piano Air Italy, mentre quelli attuali di Meridiana sono 2.5 milioni. A giugno saranno inaugurati i voli per New York e Miami e a settembre quello per Bangkok. Entro l’anno altri voli intercontinentali, uno anche da Roma, mentre da maggio saranno rinforzati i voli nazionali. E a proposito di questo, sia Akbar Al Baker che Marco Rigotti hanno spiegato che Olbia continuerà a essere il quartier generale della compagnia aerea e l’hub per le rotte di corto raggio. In Sardegna, però, la speranza è che Air Italy rafforzi davvero i collegamenti da e per l’isola. L’unico modo per trasformare la Sardegna in un posto finalmente meno isolato dal resto dell’Europa .

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