La Nuova Sardegna

Nuoro, il collegio rosso nel mirino di destra e M5s

di Alessandro Pirina
Nuoro, il collegio rosso nel mirino di destra e M5s

La circoscrizione del centro Sardegna comprende anche Ogliastra e Marghine Il Pd schiera Sabatini, l’ex Zidda con LeU. Murgia per FdI, un’avvocata per i grillini

22 febbraio 2018
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SASSARI. Centrodestra e Movimento 5 stelle proveranno a strappare al Pd la roccaforte di Nuoro. Il collegio rosso per antonomasia. Ai tempi del Mattarellum i tre vecchi collegi che oggi compongono quello della Sardegna centrale - Nuoro, Tortolì e Macomer - sono sempre stati appannaggio del centrosinistra. Anche quando l’Italia, e il resto della Sardegna, sceglievano la destra. Dall’ultima volta dell’uninominale sono passati 17 anni, ma alle politiche il centro Sardegna ha sempre preferito la sinistra. Anche nel 2013, quando l’Italia aveva abbandonato il bipolarismo per lo scontro tra tre coalizioni: il centrosinistra aveva messo insieme il 37 per cento, il Movimento 5 stelle aveva strappato un ottimo 25, mentre il centrodestra si era fermato intorno al 20.

Il 4 marzo saranno 10 i candidati in corsa nel collegio di Nuoro. Centouno comuni che vanno dalla costa orientale a quella occidentale. Barbagia, Ogliastra e Marghine. Il centrosinistra schiera il consigliere regionale del Pd, Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, che ha dalla sua anche l’appoggio delle liste Insieme, Più Europa con Emma Bonino e Civica popolare Lorenzin. A sinistra Sabatini se la dovrà vedere con l’ex sindaco di Nuoro, Mario Demuru Zidda, che dopo avere lasciato il Pd ha aderito a Mdp e ora corre con Liberi e uguali. Il centrodestra schiera il deputato uscente Bruno Murgia, esponente di Fratelli d’Italia, capolista pure nel collegio plurinominale del centro nord. A sostegno di Murgia l’intero centrodestra: Forza Italia, i centristi di Noi con l’Italia e la Lega alleata del Partito sardo d’azione. È invece l’avvocata e criminologa Mara Lapia, originaria di Oliena e Orgosolo, residente a Posada, a correre sotto le insegne del Movimento 5 stelle. Un’altra donna è in lizza con il Progetto Autodeterminatzione, la coalizione che mette insieme la galassia indipendentista e identitaria: si tratta di Lucia Chessa, per 10 anni sindaca di Austis, esponente dei Rossomori. L’insegnante Anna Cacciatori, presidente della associazione partigiani, è il nome della sinistra di Potere al popolo, Bruno Atzori corre con il Partito comunista di Marco Rizzo. La mediatrice familiare Alessandra Carbognin è la candidata del Popolo della famiglia di Adinolfi, Massimo N. Maini corre con il Partito del Valore umano. Infine, Giulia Serra è il nome scelto da Casa Pound per il collegio di Nuoro.

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