La Nuova Sardegna

Osilo, altre due volpi impiccate a un albero

Osilo, altre due volpi impiccate a un albero

Nuovo barbaro episodio dopo l’esemplare ucciso col forcone. Denuncia di Grig e Lega anti caccia

22 febbraio 2018
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SASSARI. Hanno troppi nemici le volpi. Un confronto impossibile con gli uomini: i cacciatori le accusano di fare fuori la selvaggina, i viticoltori le scacciano perché mangiano l’uva; gli allevatori le combattono perché fanno razzia nei pollai e i pastori perché attaccano agnelli e le pecore. Un rapporto complicato che spesso sfocia in violenza e le volpi vengono condannate a morte. Uccise in modo barbaro e poi esposte come esempio davanti agli ovili e alle aziende, secondo una usanza arcaica che si basa su un concetto assurdo: la volpe è un animale intelligente e furbo, e se vede che un suo simile è stato ucciso gira al largo da quel luogo. Negli ultimi giorni, purtroppo, sono sempre più numerosi i casi di volpi uccise in campagna. L’ultimo arriva dalla zona di Osilo, nella frazione di San Lorenzo, dove un escursionista ha segnalato la presenza di due volpi (vulpes vulpes) impiccate a un albero. Sul grave episodio, il Gruppo di intervento giuridico e la Lega per l’abolizione della caccia hanno presentato un esposto al Comando generale e all’Ispettorato sassarese del Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Il fatto di Osilo segue di pochi giorni l’uccisione di una volpe intrappolata in una tagliola e finita a colpi di forcone da un allevatore barbaricino. Il vergognoso episodio era stato poi pubblicizzato con tanto di video su social network. Anche in quel caso era arrivata la denuncia da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico e Lega per l’abolizione della caccia. Ora l’ennesimo atto di crudeltà «verso animali che hanno l’unico torto di fare il proprio mestiere di predatori».

«In Sardegna - sostengono le due associazioni ecologiste - è purtroppo una costante: per esempio, nel marzo 2016 c’era stato il triste caso di una volpe uccisa a colpi di zappa da un agricoltore delle zone interne con tanto di video diffuso sul web, mentre nel luglio 2016 era stata rinvenuta una volpe impiccata a una recinzione a S. Barbara, lungo la strada per Villasimius (Ca), vicende anch’esse denunciate alla polizia giudiziaria». Per Grig e Lega per l’abolizione della caccia «non regge la pretesa giustificazione dei danni al bestiame domestico, risarcibili a domanda e previa verifica dalla Regione tramite le Province e la Città metropolitana di Cagliari. Chi con crudeltà e, magari, esibizionismo si rende responsabile di sevizie seguite da morte dell’animale ne risponde ai sensi degli artt. 544 bis e 544 ter codice penale». (g.b.)

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