La Nuova Sardegna

Pratosardo è dell’Esercito Arriveranno 250 Dimonios

di Luciano Piras
Pratosardo è dell’Esercito Arriveranno 250 Dimonios

Consegnate le chiavi della caserma alla presenza del presidente Pigliaru  

23 febbraio 2018
4 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Entro la fine di quest’anno, la caserma di Pratosardo ospiterà un nuovo reparto della Brigata Sassari: personale in più, quindi, nuovi mezzi e nuovi sistemi». È il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano a spiegare quale sarà il futuro prossimo dell’Esercito in città. «Si tratterà di una unità militare di nuova costituzione, che prevederà, a regime, oltre 250 nuovi militari effettivi, ai quali vanno aggiunti i 40 dipendenti civili oggi presenti nella caserma Loy» spiega nella sala consiliare del municipio, nel corso della cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi della struttura, ieri pomeriggio, da parte del sindaco Andrea Soddu.

«L’apertura di questa nuova caserma dell’Esercito – conclude il generale Graziano – rappresenta un ulteriore rafforzamento di quella relazione speciale che esiste tra la gente di Sardegna e i Dimonios della Sassari, una Brigata che è un’eccellenza delle forze armate, ed è nostro interesse che questa particolare connessione, dalle profonde e consolidate radici storiche e identitarie, venga preservata».

«Si chiude così un’operazione che ha impegnato a lungo l’amministrazione, non solo quella attuale ma tutte quelle che si sono succedute dal 1997 a oggi» sottolinea Soddu, ricordando il primo firmatario dell’Accordo di programma, Carlo Forteleoni, poi Mario Zidda e ancora Alessandro Bianchi. Soddisfatto l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Belloi: «In tempi record il Comune ha risolto il contenzioso con l’impresa addetta ai lavori, che di fatto aveva bloccato per anni il prosieguo dell’opera». «Finalmente possiamo restituire alla città l’area dell’Artiglieria, della caserma Loy, che dal 1932 era una zona militare inaccessibile ai cittadini – spiega con entusiasmo il sindaco Soddu –, un’area strategica per i progetti dell’amministrazione. Si tratta infatti di uno spazio pubblico di sei ettari nel cuore della città, che ora ritorna ai nuoresi grazie a un progetto di riqualificazione urbana e sociale che mette al centro tre assi fondamentali: sport, ambiente e cultura. Grazie al Piano periferie e al Piano di rilancio del Nuorese, possiamo contare di un investimento di oltre 40 milioni di euro». L’area dell’attuale caserma Loy, infatti, è destinata a diventare campus universitario e snodo verde con le periferie. «Un obiettivo atteso da vent’anni» sono le parole del presidente della Regione Francesco Pigliaru. Già da oggi i tecnici potranno accedere alla struttura «per l’avvio della progettazione della sede universitaria, cosa che consentirà la riqualificazione di un’importante area, cui sono già stati destinati circa 14 milioni, di cui oltre 5,5 milioni di fondi regionali per la realizzazione di alloggi per studenti, impianti sportivi e zone verdi per la città». «La restituzione alla piena operatività della caserma di Pratosardo – è sempre Pigliaru che parla – è il primo passo concreto nell’attuazione dell’intesa firmata a dicembre con la ministra della Difesa Pinotti». «Questo risultato significativo che arriva ad appena due mesi da quella firma, è un esempio di efficace collaborazione tra Istituzioni» prosegue Pigliaru. «Regione, Comune, Agenzia del demanio, avvocatura dello Stato e, naturalmente, la Difesa, uniti per un comune fine, hanno saputo lavorare per la sua attuazione. Oggi ci sentiamo tutti vincitori e questo stesso spirito dovrà guidarci nelle prossime settimane, quando anche altri obiettivi definiti nell’Intesa del 18 dicembre saranno conseguiti». Perciò il presidente sardo invita il ministro della Difesa «a venire in Sardegna in occasione del prossimo rilascio della spiaggia di Porto Tramatzu, nel Poligono di Teulada».

«La consegna della caserma di Pratosardo è una vittoria per la nostra città» commenta il consigliere comunale di opposizione Pierluigi Saiu, nel corso di una breve visita nella struttura militare, subito dopo la cerimonia nel municipio. «In tanti abbiamo difeso la presenza dei militari, anche contro il rischio che quella struttura venisse destinata a centro di accoglienza per migranti. Per molti militari sardi sarà possibile tornare a casa. Credo sia giusto ringraziare chi, in questi vent’anni, ha lavorato a questo risultato». «Ora, dopo la consegna delle chiavi della caserma di Pratosardo, si pensi subito all’ex Artiglieria in viale Sardegna» dice Paolo Pirisi, della Federazione dei Verdi. «Per la città e per l’intera Sardegna centrale l’arrivo dei militari sarà una boccata d’ossigeno all’economia e ai consumi, e avrà ricadute positive anche sul piano sociale» commenta il segretario regionale del Pd Giuseppe Luigi Cucca. «Ciò consentirà alle popolazioni del Nuorese di avere in pianta stabile un presidio di legalità e, soprattutto, ai tanti militari sardi fuori dalla Sardegna di poter rientrare nella propria terra e ricongiungersi ai propri cari nello svolgimento dell’attività lavorativa – rimarca il consigliere regionale di Forza Italia Pietro Pittalis –. Auspico che la caserma diventi operativa in tempi rapidissimi e che l’amministrazione della città si adoperi per l’utilizzo al meglio dell’area e degli immobili dell’ex caserma Loy».



In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative