La Nuova Sardegna

Scomparsa da sei mesi: «Pronto, sono a Genova»

di Gianni Bazzoni
Scomparsa da sei mesi: «Pronto, sono a Genova»

Margherita Sias, 51 anni di Sorso, era sparita il 3 agosto da Acqui Terme Con una chiamata alla cognata ha chiesto di essere riportata a casa

24 febbraio 2018
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SASSARI. Dopo oltre sei mesi di misteriosa scomparsa, alla fine è stata lei a farsi ritrovare. Ha telefonato alla cognata Franca da una cabina, componendo il numero che conosceva a memoria: «Pronto, sono a Genova nella zona dell’Acquario». La parente, ancora incredula, ha chiamato una cugina Chicca Ortu, e insieme sono partite.

Le due donne si sono precipitata nel luogo indicato e hanno davvero trovato Margherita Sias, la donna di 51 anni, originaria di Sorso ma residente a Monastero, nell’astigiano, scomparsa il pomeriggio del 3 agosto dello scorso anno da Acqui Terme.

«Quando siamo arrivate, stentavamo a riconoscerla – ha raccontato Chicca Ortu –: 20 chili di meno, i capelli corti, grigi. Quando ci ha viste, ha pianto. Ci ha chiesto perdono per quanto ci aveva fatto preoccupare. Ma non c’è nulla da perdonare. L’abbiamo abbracciata e riportata a casa».

La donna è già rientrata ad Acqui. La prima notte l’ha trascorsa dalla figlia Giusi, a Castelnuovo Belbo, poi i controlli in ospedale. Margherita Sias sta bene ma è duramente provata, ricorda poco, ha solo dei flash di quanto successo. Ma avrà modo di raccontare con calma che cosa è successo dalla scomparsa e in quei lunghi mesi, fino al momento in cui è ricomparsa dal nulla.

Resta da capire, infatti, che cosa abbia spinto Margherita Sias ad allontanarsi da casa e dove abbia trascorso gran parte dei sei mesi senza essere notata da nessuno nonostante gli appelli continui sui social network, sui giornali e anche nelle trasmissioni “specialistiche” come “Chi l’ha Visto?”.

I carabinieri - che sono stati informati del ritrovamento e che stavano indagando sulla sua scomparsa - hanno finora ricostruito solo una parte della storia: la partenza, l’incertezza su dove andare, la tappa a Savona e il furto della borsetta con il cellulare. L’arrivo a Genova, la mente sempre confusa, incapace di ricordare e di riallacciare i fili. I mesi passati a dormire “accampata” sulle panchine dell’Acquario, poi la generosità di due anziani coniugi stranieri che l’hanno accolta nel loro “rifugio” in un magazzino.

Gli appelli erano scivolati via, Margherita Sias sembrava scomparsa nel nulla e con il passare dei mesi si erano anche affievolite le speranze di trovarla in vita. La figlia Giusi Carta però non aveva mai smesso di cercarla: continui gli appelli lanciati - non solo in tv - per evitare di interrompere le ricerche e per trovare qualcuno che l’avesse incontrata e potesse dare indicazioni sul suo ultimo passaggio.

Niente fino a martedì pomeriggio, quando è stata Margherita Sias a decidere di farsi ritrovare: «Pronto, sono Margherita – ha detto al telefono alla cognata, tra le più attive nelle ricerche – sono a Genova, vicino all’Acquario». In quel momento si è riaccesa la luce sulla vicenda della donna di Sorso e poco più tardi la positiva conclusione.

A dare per prima la notizia del ritrovamento è stata un’amica della donna con un post su Facebook: «Oggi ringrazio Dio perché abbiamo ritrovato Margherita. Grazie a chi ha condiviso, a chi ci ha aiutato ed è stato vicino ai suoi familiari. Grazie di cuore a tutti».

Dopo la misteriosa scomparsa di Margherita Sias si erano mobilitati in tanti, in diverse regioni italiane, anche in Sardegna nella provincia di Sassari, per cercare di dare una mano nelle ricerche. C’era grande preoccupazione, anche per le condizioni critiche della donna. Dopo la morte del figlio Ottavio (vittima di un incidente in moto), la donna si era separata dal marito che si era trasferito in Emilia insieme a una delle figlie. Una situazione nel complesso difficile che aveva pesato parecchio sulle condizioni psicologiche della donna. Poi, il pomeriggio del 3 agosto 2017, la scomparsa. Margherita Sias era uscita di casa da Acqui Terme (era ospite di una anziana zia), con uno zainetto, con la scusa di fare delle commissioni. Non era più tornata.

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