La Nuova Sardegna

Sanluri, muore mentre celebra la messa

di Luciano Onnis
Sanluri, muore mentre celebra la messa

Colpito da un malore, don Luciano Pani, 58 anni, si è accasciato sull’altare. Oggi lutto cittadino

26 febbraio 2018
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SANLURI. Si è accasciato sull’altare mentre celebrava alle 8 del mattino la prima messa del giorno festivo. Don Luciano Pani, 58 anni da compiere, parroco della parrocchia Nostra Signora delle Grazie, è morto dopo poche ore in ospedale, fulminato da un ictus che lo ha colpito all’improvviso. Appena accusato il malore, il prete è stato soccorso dai fedeli e quindi dal personale di un’ambulanza del 118 che lo ha trasportato all’ospedale di San Gavino. Durante il viaggio era cosciente, ha anche parlato dicendo di non sentire la gamba destra. Poi le sue condizioni si sono aggravate e, intorno alle 11, è deceduto. Probabilmente è stato un ictus a stroncarlo. Nato a Cagliari, ma con la famiglia residente ad Assemini, Luciano Pani era stato ordinato sacerdote nel 1992. Prima di avviarsi al sacerdozio, aveva svolto il servizio militare nella Marina e di questa sua esperienza ha sempre continuato a parlare in termini entusiastici. I primi due anni da sacerdote li aveva fatti nella parrocchia Sant’Anna a Cagliari, poi è stato a lungo parroco a Mandas. Nell’ottobre 2015 il suo arrivo a Sanluri, per svolgere la sua missione sacerdotale nella parrocchia Nostra Signora delle Grazie. Nel capoluogo del medio Campidano si era fatto subito apprezzare e stimare per il suo rapporto gioviale con i fedeli e per la vitalità che aveva saputo ridare alle attività parrocchiali. La sua morte è stata annunciata alla cittadinanza dal sindaco Alberto Urpi sul sito del Comune e ripreso sulla bacheca in un social network, dove sono comparsi centinaia di post commossi.

«Era un uomo di grande cultura – lo ricorda così il sindaco – . È arrivato a Sanluri dopo tre mesi che ero stato eletto e quindi è spettato a me riceverlo con i dovuti crismi istituzionali. Fin da subito abbiamo instaurato un ottimo rapporto amichevole e di collaborazione».

Sindaco e parroco, per certi versi ben distanti dai litigiosi Don Camillo e Peppone, ma come loro in grande simbiosi quando c'era prendere e avviare iniziative per cittadini e parrocchiani, si scambiavano continuamente idee e pareri su Facebook e Watsapp. «Era un appassionato di urbanistica, aveva anche un ruolo di consulente tecnico nella Curia vescovile di Cagliari – racconta Alberto Urpi –, avevamo concordato anche, su suo suggerimento, lavori da fare nella chiesa parrocchiale. Aveva le idee chiare su tutto. Come amministrazione comunale gli abbiamo anche assegnato la coordinazione del gruppo scout, associazione di giovani che lui ha sempre praticato». Il sindaco di Sanluri ha proclamato un giorno di lutto cittadino.

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