La Nuova Sardegna

L’ultimo regalo di Folco Quilici: fondi per il Santuario dei cetacei

di Dario Budroni
Folco Quilici
Folco Quilici

Un ultimo desiderio che la famiglia del grande e popolare documentarista, scomparso sabato scorso a Orvieto, ha deciso di esaudire fin da subito

28 febbraio 2018
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OLBIA. Il suo ultimo pensiero è andato a loro, ai giganti che nuotano maestosi in mezzo al mare. Prima di morire Folco Quilici si era raccomandato con il figlio Brando: «Bisogna fare una grande battaglia per salvare i cetacei». Un ultimo desiderio che la famiglia del grande e popolare documentarista, scomparso sabato scorso a Orvieto, ha deciso di esaudire fin da subito. I funerali saranno celebrati oggi a Roma. E al posto dei fiori la famiglia dello studioso del mare ha chiesto di sottoscrivere una donazione rivolta a Sea Me Sardinia, una onlus di ricercatori volontari con base alla Maddalena, nata proprio per studiare i cetacei e combattere per la loro tutela. Una azione inaspettata e che fa felice l’associazione fondata e guidata dal naturalista Luca Bittau. Una onlus che si regge quasi esclusivamente sulla forza della passione. «Siamo profondamente onorati e riconoscenti – commenta Luca Bittau –. Tutto questo ci investe di una grande responsabilità. E per questo continueremo a portare avanti la nostra missione con maggiore motivazione».

Quilici e la Sardegna. Folco Quilici, che aveva 87 anni, è stato uno dei più grandi naturalisti e documentaristi in assoluto, grazie ai suoi numerosi studi e ai lavori svolti per la Rai e per il cinema. La rivista Forbes lo aveva inserito tra le 100 firme più autorevoli al mondo per quanto riguarda l’ambiente e la cultura. Folco Quilici era anche molto legato alla Sardegna e all’arcipelago della Maddalena in particolare, dove aveva condotto importanti ricerche. «Sì, lui amava la Sardegna e la Maddalena – spiega Luca Bittau –. Ma non ci aspettavamo di certo un riconoscimento così importante. Cercheremo di utilizzare al meglio le risorse generate dalle donazioni. Per noi sarà anche un modo per dare continuità a ciò che abbiamo realizzato fino a oggi. E sicuramente, più avanti, organizzeremo un evento alla Maddalena proprio per ricordare la figura di Folco Quilici. Penso che sia il minimo, anche per sottolineare il suo profondo legame con l’isola e il suo mare».

Dalla parte dei cetacei. La onlus scelta dalla famiglia dello studioso del mare e della natura in generale è attiva già da tempo. Sea Me Sardinia è composta da una dozzina di giovani, sardi e non. Ci sono naturalisti, educatori ambientali, guide e biologi marini. La loro missione è questa: «Promuoviamo la tutela e la conservazione del mare e rivolgiamo una particolare attenzione ai cetacei del Mediterraneo, ai loro habitat e alla valorizzazione del Santuario internazionale Pelagos», sottolinea il presidente della onlus. E tutto questo attraverso studi, monitoraggi, ricerche e progetti di educazione ambientale, anche nelle scuole. Inutile dire che Sea Me Sardinia fa una certa fatica a portare avanti le sue attività. I componenti sono tutti volontari e le risorse sono scarsissime, mentre le spese da sostenere non sono poi così irrilevanti, tra attrezzature e noleggio di imbarcazioni. «Non abbiamo neanche una vera sede – afferma Luca Bittau –. Le difficoltà ci sono, ma cerchiamo sempre di dare il massimo con ciò che abbiamo. Naturalmente l’aiuto che arriverà dalla famiglia di Folco Quilici per noi sarà un qualcosa di molto importante. Legheremo le nostre attività alla sua figura».

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