L’olio sardo conquista Trieste
Riconoscimenti ai fruttati di Alghero e Oliena. Caria: è un settore trainante
04 marzo 2018
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SASSARI. Importanti riconoscimenti per le aziende sarde alla Fiera Olio Capitale di Trieste, inaugurata ieri con un convegno dal titolo “La scienza e il valore del paesaggio”.
L’azienda Sebastiano Fadda di Oliena si è aggiudicata il primo premio per il “miglior fruttato medio”, mentre l’Accademia olearia di Alghero ha vinto il premio per il “fruttato leggero”. L’azienda di Oliena ha anche ricevuto tre menzioni speciali da parte della giuria dei ristoratori, della giuria popolare e della giuria specializzata Ex Albi Ulivis.
Oltre a quelle di Oliena e di Alghero partecipano alla fiera di Trieste altre 11 aziende sarde: Corte Margiani di Villacidro, Orrù Antonella di Massama, Terre del Sole di Sassari, coop Valle del Cedrino di Orosei, Copar di Dolianova, Paolo Demuru di Ilbono, Costa Smeralda di Olbia, Cannavera Antonello di Dolianova, Olivicoltori di Oliena, Pinna Francesco di Oliena e Nieddu Giacomo di Bolotana.
Per l’occasione sono state proposte diverse cultivar con particolare riferimento alle Dop di Sardegna e a quelle biologiche. La cultivar che ha riscosso il maggior successo è la Nera di Oliena.
Ad aprire il convegno sono state le relazioni del professore Luigi Agnoletti, presidente dell’Osservatorio dei paesaggi rurali storici al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu, che ha presentato al pubblico il progetto pilota sui paesaggi delle aree interne della Sardegna, elaborato con le università di Sassari e Cagliari e con l’Isre. Obiettivo del progetto è estendere il piano paesaggistico regionale alle aree intere dell’isola. Erriu ha sottolineato l’importanza dell’integrazione dei fattori produttivi con quelli di una corretta manutenzione dei paesaggi agrari e di una salvaguardia dei paesaggi rurali storici.
«Si tratta di importanti riconoscimenti per le nostre imprese – ha commentato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – Si tratta di un comparto dove la qualità è il vero punto di forza. Adesso bisogna far crescere le produzioni anche attraverso la valorizzazione delle filiere dove la Regione, proprio nei giorni scorsi, ha investito 35 milioni di euro con i nuovi bandi sui Pif».
L’azienda Sebastiano Fadda di Oliena si è aggiudicata il primo premio per il “miglior fruttato medio”, mentre l’Accademia olearia di Alghero ha vinto il premio per il “fruttato leggero”. L’azienda di Oliena ha anche ricevuto tre menzioni speciali da parte della giuria dei ristoratori, della giuria popolare e della giuria specializzata Ex Albi Ulivis.
Oltre a quelle di Oliena e di Alghero partecipano alla fiera di Trieste altre 11 aziende sarde: Corte Margiani di Villacidro, Orrù Antonella di Massama, Terre del Sole di Sassari, coop Valle del Cedrino di Orosei, Copar di Dolianova, Paolo Demuru di Ilbono, Costa Smeralda di Olbia, Cannavera Antonello di Dolianova, Olivicoltori di Oliena, Pinna Francesco di Oliena e Nieddu Giacomo di Bolotana.
Per l’occasione sono state proposte diverse cultivar con particolare riferimento alle Dop di Sardegna e a quelle biologiche. La cultivar che ha riscosso il maggior successo è la Nera di Oliena.
Ad aprire il convegno sono state le relazioni del professore Luigi Agnoletti, presidente dell’Osservatorio dei paesaggi rurali storici al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu, che ha presentato al pubblico il progetto pilota sui paesaggi delle aree interne della Sardegna, elaborato con le università di Sassari e Cagliari e con l’Isre. Obiettivo del progetto è estendere il piano paesaggistico regionale alle aree intere dell’isola. Erriu ha sottolineato l’importanza dell’integrazione dei fattori produttivi con quelli di una corretta manutenzione dei paesaggi agrari e di una salvaguardia dei paesaggi rurali storici.
«Si tratta di importanti riconoscimenti per le nostre imprese – ha commentato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – Si tratta di un comparto dove la qualità è il vero punto di forza. Adesso bisogna far crescere le produzioni anche attraverso la valorizzazione delle filiere dove la Regione, proprio nei giorni scorsi, ha investito 35 milioni di euro con i nuovi bandi sui Pif».
