La Nuova Sardegna

Manca (Pds): «Su Aras intervenga Caria»

di Antonello Palmas
Manca (Pds): «Su Aras intervenga Caria»

Il consigliere: «La Regione si occupi dei 270 lavoratori senza stipendio. Soldi stanziati, ma trasferiti fuori dall’isola»

06 marzo 2018
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SASSARI. E ora anche il Partito dei sardi scende in campo al fianco dei lavoratori Aras, l’Associazione regionale allevatori sardi, che datre mesi non ricevono lo stipendio. Eppure svolgono un servizio prezioso con l’assistenza tecnica a favore delle aziende zootecniche sarde. Tanto che, pur rappresentando l’Aras un’ente privato, la Regione si è accollata il 100 per cento delle spese di gestione, come se si trattasse di una fetta di istituzione. Sono 270 tra veterinari, agronomi e analisti dell’Aras, che dopo aver lottato per anni perché fosse data applicazione alla stabilizzazione decretata dalla legge regionale 3/2009, che prevedeva di inquadrare il personale negli organici regionali, in pratica nell’Agenzia Laore, ponendo fine a ritardi nell’erogazione e a un precariato di fatto, ora si trovano addirittura senza remunerazione.

E anche i rimborsi spese sono quindi bloccati. Eppure i lavoratori utilizzano le loro autovetture per esercitare la loro professione che li porta in giro per tutta l’isola: «Si tratta a tutti gli effetti di un servizio pubblico – sottolinea il consigliere regionale del PdS, Piermario Manca – . Quest’ultimo aspetto appare senza alcun dubbio paradossale e rende sufficientemente chiaro quale sia lo stato d’animo di tutti i lavoratori dell’Aras che hanno oramai iniziato il quarto mese senza ricevere gli stipendi dovuti».

E ancora: «Non è dato di capire per quale motivo i dipendenti di quest’ultima risultino ancora privi del proprio stipendio e continuino ad anticipare le spese per svolgere le attività attingendo a risorse personali o più realisticamente accedendo a prestiti e fidi bancari per garantire il servizio agli allevatori», continua il consigliere regionale del PdS».

Il fatto sconcertante è che tutto questo accade nonostante i soldi per pagarli ci siano. «Il Consiglio regionale – dice Manca –, con l’ultima finanziaria, ha stanziato la somma necessaria per tutto il 2018, per un importo complessivo pari a 13,8 milioni di euro, un terzo dei quali (4,6 milioni di euro) già erogati e trasferiti all’Agenzia regionale Laore, la quale il 23 febbraio 2018 ha accreditato questa prima tranche del finanziamento all’Aras».

Soldi che però, spiega Manca, sarebbero stati trasferiti su un conto fuori dall’isola. «È notizia di questi giorni che il nuovo presidente e vicepresidente dell’Aras, dopo aver di fatto esautorato i vertici tecnici e amministrativi della stessa associazione, in totale dispregio dei lavoratori, invece di procedere repentinamente a erogare stipendi e rimborsi, hanno provveduto a trasferire i conti bancari e il relativo finanziamento regionale fuori dall’Isola, presso una cassa di risparmio del nord Italia».

Il consigliere Pds si chiede «come sia possibile che l’assessore all’agricoltura Caria non approfondisca queste problematiche e perché non intervenga facendosi portavoce presso la Giunta affinché sia salvaguardata la professionalità e l’utilità di questi lavoratori, patrimonio della Regione autonoma». Per Manca, «l’inquadramento del personale negli organici regionali permetterebbe di riportare tutte le competenze in Sardegna. Così hanno già fatto altre Regioni a statuto speciale, spezzando definitivamente un anacronistico cordone ombelicale con l’Aia (Associazione italiana allevatori), che nulla ha a che vedere con le attività svolte dall’Aras, decidendo autonomamente della nostra zootecnia, razionalizzando i costi che, comunque sono a carico anche attualmente della Regione, ed evitando che i finanziamenti pubblici regionali utili per rendere un servizio ai nostri allevatori siano gestiti fuori dall’isola senza aver alcun controllo, da adesso in poi, sulla loro reale destinazione».



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