La Nuova Sardegna

Cappellacci indagato e lui minaccia lo sciopero della fame

Ugo Cappellacci
Ugo Cappellacci

Il neo eletto alla Camera per Forza Italia su Facebook: "Deve essere aperta un'inchiesta su queste accuse false"

07 marzo 2018
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CAGLIARI. Ugo Cappellacci annuncia lo sciopero della fame, che si protrarrà sino a quando non verranno chiariti tutti gli aspetti della vicenda che lo vede coinvolto come indagato dalla Procura di Cagliari. Il coordinatore regionale di Forza Italia appena eletto alla Camera, risulta coinvolto in un'inchiesta della Procura di Cagliari su una presunta corruzione - ma vengono ipotizzati anche il peculato e la truffa. Il  fascicolo per bancarotta è stato aperto dai sostituti procuratori Emanuele Secci e Diana Lecca. Fra i nove indagati nella vicenda, anche la consigliera regionale sempre di Fi, Alessandra Zedda.

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Su Facebook Cappellacci aveva già postato un altro intervento, proclamando la sua assoluta estraneità ai fatti. Ora un nuovo lungo post in cui scrive "Fideuram, Cisi, Ila, Municipalizzata di Carloforte, alluvione di Olbia. Sono nomi che per me rappresentano anni di vita bruciata, di dolore con indagini, fango e infamie che poi si sono risolte in archiviazioni, proscioglimenti e assoluzioni. Ho subito delle pene da innocente. Nessuno mi ha mai chiesto scusa, nessuno ha pagato per la sofferenza causata a me e alla mia famiglia. Oggi un atto riservato che riguarda un’indagine tanto assurda quanto fantasiosa, un atto coperto da segreto istruttorio (sia a tutela dell’indagine stessa che dell’indagato) è stato pubblicato da un giornale".

"Questo atto _ prosegue il post _ , i cui contenuti (che ho appreso solo dalla stampa) mi sono oscuri, risalirebbe al novembre scorso. Ho già urlato la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono addebitati, ma è giunto il momento di urlare ancora di più per dire basta alle ingiustizie. Ho riflettuto a lungo su tutto ciò ed alla fine ho concluso che non posso continuare a tacere e subire. L’ho fatto per anni, ho subito in silenzio e con dignità ma è arrivato il momento di non tacere più. Questo atto è stato consegnato alla stampa 5 giorni prima delle elezioni, con l’evidente intento di condizionarne il risultato: è un illecito penale gravissimo!"

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"A questo punto  _ conclude Cappellacci _ chiedo e pretendo un’indagine per individuare il responsabile di questo infame reato, per accertare la responsabilità di chi usa illegalmente le vicende giudiziarie per colpire la mia persona ed il partito nel quale mi onoro di militare. Da questo momento e fino a quando non sarà aperta un’indagine, farò lo sciopero della fame. Lo faccio per me, per i miei figli, per i tanti cittadini onesti vittime della “giustizia” e per una Giustizia vera, alla quale vorrei poter ancora credere.

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