La Nuova Sardegna

Il Consiglio regionale approva la legge sugli appalti

Il Consiglio regionale approva la legge sugli appalti

Più forza alla Regione Sardegna. Maninchedda: "Non saremo più schiavi dell'Anas"

07 marzo 2018
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CAGLIARI. "Attenzione alle piccole imprese, snellimento del procedimento di attuazione dell'opera pubblica e piano triennale per la qualità architettonica delle opere". Sono questi, secondo l'assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, i tre punti focali della legge sugli appalti passata in Consiglio regionale con ventisette voti favorevoli, tutti della maggioranza.

A questi tre punti si aggiunge la società di ingegneria, ovvero, spiega l'esponente della Giunta, una "società di progettazione che dà una risposta a una carenza cronica di disponibilità di livelli di progettazione atti a consentirci un accesso tempestivo a risorse nazionali ed europee per la realizzazione degli interventi".

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Si tratta di quella che il segretario del Partito dei sardi, già assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha definito l'"Anas sarda". "Questo è un evento storico reso possibile grazie al contributo di tutti - ha dichiarato Maninchedda - finalmente abbiamo uno strumento per non essere più schiavi dell'Anas". La legge ha come obiettivo principale quello di potenziare l'autonomia delle competenze della Regione sulla programmazione e organizzazione degli appalti pubblici nell'isola.

Novità di assoluto rilievo è anche l'introduzione di forme di tutela per i fornitori di beni e servizi, a garanzia del pagamento delle prestazioni. I fornitori, infatti, attualmente sprovvisti di ogni forma di tutela nel contratto d'appalto, sono l'anello più debole della catena nel ciclo dei contratti pubblici. "Il dl - sottolinea - non è una sfida al governo centrale, anzi colma un vuoto legislativo. Certo, essendo una legge innovativa, è una legge che osa, ma questo non vuol dire entrare in competizione con lo Stato".

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