La Nuova Sardegna

La geografia del voto: l’azzurro domina a Orune, Busachi roccaforte del Pd

di Silvia Sanna
La geografia del voto: l’azzurro domina a Orune, Busachi roccaforte del Pd

Nel dominio pentastellato le sorprese arrivano dai Comuni più piccoli

07 marzo 2018
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SASSARI. Se la Sardegna si fermasse a Busachi, il Pd sarebbe il primo partito dell’isola. E se fosse stato per la sola Lodine, la Lega accoppiata al Psd’Az non sarebbe andata oltre il 3%. Se invece tutti i sardi avessero votato come a Sant’Antonio di Gallura, il partito di Salvini sarebbe il secondo nell’isola. Mentre in una Sardegna modello Orune avrebbero sventolato le bandiere azzurre di Forza Italia. Ancora: se il voto di Orgosolo fosse lo specchio dell’intera regione, il Movimento 5 stelle avrebbe sfondato il tetto del 60%. A leggere numeri e percentuali del voto nei 377 comuni, viene fuori una cartina monocolore – quello giallo del M5s – macchiata da piccoli puntini di altre tonalità. La valanga pentastellata era nell’aria ma la sua potenza è stata superiore alle previsioni: agli altri partiti sono rimaste solo le briciole.

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Il record pentastellato. Sono nel Nuorese i Comuni dove le 5 stelle brillano di più: si tratta di Orgosolo e di Onanì. Nel primo caso, a scegliere la squadra di Di Maio è stato il 61,2% degli elettori: tantissimo in un centro di oltre 4mila abitanti a trazione e tradizione agropastorale, dove in questi mesi la rabbia delle campagne nei confronti della politica è cresciuta in maniera inarrestabile. A Onanì, però, il M5s è andato anche meglio: 61,9% alla Camera, percentuale altissima che corrisponde a 109 voti in un Comune che ne conta circa 380. Un paese piccolo, ai confini della Baronia, diventato famoso suo malgrado alcuni anni fa quando in base alle statistiche risultò essere il più povero della Sardegna. Maglia nera poi ceduta volentieri ad altri paesi, ma la situazione economica resta comunque allarmante. Ancora più piccolo di Onanì è Tadasuni, minuscolo centro di 150 abitanti nell’Oristanese, dove il Movimento ha raggiunto il 61,1%. Molto sopra il 50% anche Lodine (56) nel Nuorese, Monteleone Rocca Doria nel Sassarese (54,4) e diversi Comuni nel Sulcis. Impossibile trovare un solo centro dove i pentastellati non siano andati a doppia cifra: il risultato peggiore è quello nell’enclave di Forza Italia Sant’Antonio di Gallura, dove M5s si è fermato al 15,3%. Sotto il 20% anche Orune – roccaforte di Forza Italia – con il 18,4%.

Forza Italia. Proprio nel cuore della Barbagia gli azzurri fanno il pieno di voti. Forza Italia conquista alla Camera il 43,1% delle preferenze per un totale di 388 voti, percentuale che scende al 26,5% al Senato. Il risultato curioso è che Forza Italia è il primo partito alla Camera, mentre al Senato vince il Pd con il 28%. Solo terzo – e anche questo è un caso più unico che caro – il Movimento 5 stelle che si ferma al 21,8%. La spiegazione c’è: il botto alla Camera è legata alla candidatura di Pietro Pittalis, consigliere regionale di Forza Italia e orunese doc. Gli altri Comuni dove gli azzurri raccolgono soddisfazioni sono Sant’Antonio di Gallura (38,6% alla Camera) e Onifai dove con il 35,3% Forza Italia è il primo partito. Bene anche Golfo Aranci, il comune gallurese guidato dal sindaco forzista candidato alla Camera: 34,5% ma non basta per superare il M5s che sfiora il 40%. I flop più significativi invece in alcuni piccoli paesi in provincia di Sassari – Monteleone Rocca Doria 3,5%, Banari 5,4%, Bottidda 6,1% – sino al record assoluto a Baradili nell’Oristanese: nel più piccolo Comune della Sardegna, appena 83 abitanti, Forza Italia ha conquistato zero voti e gli azzurri sono stati surclassati dal M5s (44,4% cioè 20 voti) e dal Pd (37,8% cioè 17 preferenze) e infine dalla Lega che ha conquistato 4 voti.

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Sorpresa Lega-Psd’Az. Insieme alla valanga a 5 stelle è la sorpresa di queste elezioni politiche. A livello nazionale il partito di Salvini ha superato Forza Italia, in Sardegna in cinque anni è passata dallo zero virgola alla doppia cifra: 10,8% alla Camera, 11,7% al Senato. L’originale accoppiata con il Psd’Az ha avuto enorme successo ad Ardara nel Sassarese (23,2%) a Sant’Antonio di Gallura (22,3% ) ma anche a Cabras: nel comune dell’Oristanese la Lega conquista il 19,5% alla Camera e il 19,9% al Senato. La rivoluzione sardista ha funzionato poco invece in Barbagia (Orani 3%, Gavoi 3,1%, ma anche nel Meilogu con Banari al 4,7% e nel Goceano, con Bottidda al 4,8%.

Il Pd bastonato. Se le stelle grilline splendono di luce accecante, a casa Pd è buio fitto. I Dem tornano a casa con una batosta solenne, ancora più evidente nelle città dove governano. I puntini rossi nella cartina giallo monocolore sono impercettibili. Il Partito democratico sta ovunque dietro il M5s e Forza Italia, in molti casi viene superato dalla Lega-Psd’Az. Le poche soddisfazioni che non mutano di mezza virgola il quadro generale arrivano da piccoli comuni come Busachi, 1200 abitanti nell’Oristanese: qui il Pd è il primo partito grazie al 40,6% dei consensi, con il M5s che si ferma al 24,4%. La spiegazione: Busachi è il paese natale di Antonio Solinas, consigliere regionale Pd candidato alla Camera senza fortuna. A proposito di paesi natali, l’Armurgia di Emilio Lussu premia i Dem: 34,5% delle preferenze e primo posto. Oltre il 35% Banari nel Sassarese, bene Ulassai e Monteleone Rocca Doria. Bocciatura senza mezze misure a Villanovatulo: zero voti per il Pd. Che raggiunge l’1,9% a Seneghe, centro del Montiferru dove la Lega prende il 17,3%. Situazione opposta al Senato, con il Pd che conquista il 20,6%. Bandiere e puntini a parte, a guidare le scelte sono stati i candidati.
 

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