La Nuova Sardegna

Sardegna, mai più molestie sui luoghi di lavoro: patto fra imprese, sindacati e Regione

Il cartello Non una di meno al corteo antiviolenza a Cagliari (foto Mario Rosas)
Il cartello Non una di meno al corteo antiviolenza a Cagliari (foto Mario Rosas)

Le aziende sottoscriveranno l'impegno a non tollerare atti e comportamenti di prevaricazione sessuale, nel protocollo firmato non a caso oggi 8 marzo lotta anche al mobbing da maternità

08 marzo 2018
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CAGLIARI. Sindacati, imprese e istituzioni sarde contro le molestie nei luoghi di lavoro. Un fenomeno che riguarda soprattutto le donne: gli ultimi dati forniti da Cgil durante la presentazione del protocollo nazionale a Cagliari dicono che le vittime, al 97%, sono donne e, all'87%, gli autori sono uomini. «Questo coinvolgimento totale delle parti sociali - ha detto Michele Carrus, segretario regionale Cgil - mi risulta essere un caso unico in Italia. Siamo in una posizione di avanguardia, speriamo di segnare l'avvio di un percorso che possa rappresentare un modello».

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La firma al documento è stata apposta non casualmente in concomitanza con la giornata della festa della donna. Partecipano, insieme a Cgil, Cisl e Uil anche Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Confcooperative, Legacoop, Agci, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Alpaa e Copagri. Presente anche la consigliera di parità della Regione Maria Tiziana Putzolu. L'accordo prevede tra l'altro la sottoscrizione di una dichiarazione dell'azienda che «ritiene inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro e si impegna ad adottare misure adeguate nei confronti di chi le ha poste in essere».

L'azienda riconosce e firma il foglio in cui si evidenzia: «il principio che la dignità degli individui non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza e che vanno denunciati i comportamenti molesti o la violenza subiti sul luogo di lavoro».

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Un'azione che va alla radice: «così come la violenza e le molestie anche i comportamenti assimilabili allo stalking e il mobbing da maternità sono inaccettabili e vanno denunciati e contrastati».

Tra le indicazioni contenute nell'accordo anche la promozione e di formazione e di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro. Favorendo la possibilità di rivolgersi alle strutture, in primis i centri anti violenza, per affrontare i singoli casi.

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