La Nuova Sardegna

Pigliaru, missione in Egitto finanziati 95 progetti

Pigliaru, missione in Egitto finanziati 95 progetti

L’isola è la capofila del programma di cooperazione del Bacino del Mediterraneo Il governatore al Cairo: «Europa e Maghreb possono aiutarsi a crescere insieme»

14 marzo 2018
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SASSARI. Pigliaru in missione in Egitto. Il governatore, portavoce dei Paesi del Mediterraneo, al Cairo per illustrare i 95 progetti finanziati con il programma europeo di cooperazione internazionale Eni. Un lavoro lungo 6 anni, dal 2007 al 2013, che ha visto la Sardegna nel ruolo di protagonista. L’isola, infatti, è l’Autorità di gestione del progetto, ovvero la capofila dei 13 paesi partecipanti. Un ruolo confermato anche per il periodo successivo, dal 2014 al 2020. Ora, però, è il tempo dei bilanci della prima tranche. Un insieme di progetti pubblici e privati finanziati in tutta l’area mediterranea: Portogallo, Spagna, Tunisia, Francia, Italia, Malta, Grecia, Cipro, Libano, Israele, Palestina, Giordania e appunto Egitto. Ed è proprio dal Cairo che prende il via la serie di presentazioni internazionali del report che raccoglie l’attività svolta dal 2007 al 2013 e traccia il bilancio della prima assegnazione del programma alla Sardegna, valutando risultati e impatto dei progetti.

Obiettivi. Un progetto, diventato un punto di riferimento per la cooperazione tra attori pubblici e privati nel bacino del Mediterraneo, che si pone due obiettivi principali: promuovere lo sviluppo socio-economico dei Paesi mediterranei e lanciare nuove sfide in campo ambientale. Con il coinvolgimento di ministeri, amministrazioni pubbliche, università, organizzazioni della società civile e imprese, il programma Eni ha consentito a oltre 700 organizzazioni di lavorare in sinergia, collaborando alla realizzazione di progetti specifici e affrontando insieme alcune questioni centrali nell'area mediterranea, dallo sviluppo delle imprese, della ricerca e della tecnologia all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla lotta contro la povertà. Di tutto questo Pigliaru domani parlerà al Cairo. L’appuntamento è nella Sala del ministero per gli Investimenti e la cooperazione internazionale. Insieme al governatore ci saranno il direttore generale dell’Autorità di gestione Anna Catte, la ministra egiziana Sahar Nasr, l’ambasciatore dell’Ue in Egitto Ivan Surkos e l’ambasciatore italiano al Cairo Giampaolo Cantini.

Il governatore. «Il programma lancia un segnale positivo importante in un’area geografica estremamente complessa, attraversata da fenomeni migratori sempre più intensi – afferma Pigliaru –. Conosciamo i problemi che si trovano ad affrontare i territori della sponda sud e molti li condividiamo: affrontarli cooperando è un’opportunità per tutti. Con questo programma non cambieremo il mondo, ma di certo dimostriamo che qualcosa possiamo cambiarla, e in meglio, facendo vincere sui problemi le opportunità. Qualcuno dice “aiutiamoli a casa loro”, noi diciamo “aiutiamoci a crescere insieme”».

Il ministro. Oltre all’introduzione firmata da Anna Catte, il report contiene le dichiarazioni, tra gli altri, del commissario europeo per la politica di vicinato Johannes Hahn, del ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti e dello stesso Pigliaru. «Alla luce dei risultati raggiunti dal Programma nel periodo 2007-2013 – dice il ministro – il Governo italiano auspica che la cooperazione transfrontaliera possa continuare a dare un contributo concreto e decisivo alla politica europea di vicinato, concorrendo alla creazione di uno spazio di pace, prosperità e sicurezza nel Mediterraneo». (al.pi.)

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