La Nuova Sardegna

L’isola in coda: solo 7 donne parlamentari

L’isola in coda: solo 7 donne parlamentari

Sono quasi tutte del Movimento 5 stelle e una del Pd. Dal 1994 Forza Italia ha eletto solo una deputata

15 marzo 2018
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SASSARI. Il Parlamento è più rosa del passato, la presenza femminile è addirittura raddoppiata rispetto a 10 anni fa, ma la parità sembra ancora lontana da raggiungere. In Sardegna ancora di più, visto che l’isola è tra le regioni che hanno eletto meno parlamentari donne. Appena sette su 25. E quasi tutte del Movimento 5 stelle. Solo una del Pd, mentre a destra sono sbarcati a Roma solo maschi. Alla Camera le donne sono una ogni tre uomini, al Senato una ogni quattro.

Il Sud più rosa. Il numero delle donne in Parlamento è più alto laddove ha vinto il Movimento 5 stelle, anche perché negli altri partiti, tra paracaduti e candidature multiple, il genere maschile è stato nettamente favorito. E così rispetto al passato il 5 marzo il Mezzogiorno si è risvegliato più equilibrato. Addirittura in Molise le deputate sono il 66 per cento, in Calabria il 45, in Puglia il 43, in Sicilia il 40. Ad avere numeri più alti sono solo il Trentino Alto Adige, con il 54 per cento di donne, e la Valle d’Aosta, con il cento per cento, ma è una regione che esprime un solo deputato. La media nazionale è di 34,6 per cento deputate e 34,8 senatrici: la Sardegna si trova al di sotto di 5 punti nella prima graduatoria, di 10 nella seconda. Peggio dell’isola solo la Basilicata, che ha eletto il 16,7 per cento di donne alla Camera e il 14,3 al Senato, e l’Abruzzo, con il 28,6 di elette a Montecitorio e il 14,3 a Palazzo Madama. Solo per quanto riguarda il Senato la Sardegna è appaiata a Liguria e Marche al 25 per cento. Infine, a quota 0 senatrici Valle d’Aosta e Molise, che, però, proprio per ottenere un equilibrio hanno privilegiato le candidature femminili alla Camera.

Il boom del M5s. Le nuove parlamentari sono quasi tutte del Movimento 5 stelle. Arrivano a Montecitorio l’uscente Emanuela Corda, l’oristanese Lucia Scanu, la nuorese Mara Lapia e l’algherese Paola Deiana, mentre sono state elette a Palazzo Madama Vittoria Bogo Deledda, di Posada, e la nuorese Elvira Lucia Evangelista. La sola eletta con il Pd è l’uscente Romina Mura, mentre, seppur ricandidate, non sono state riconfermate Giovanna Sanna, Caterina Pes e Paola Pinna, che però nel 2013 era stata eletta con il Movimento 5 stelle.

Meglio del passato. Nella passata legislatura le elette in Sardegna furono 6, equamente distribuite tra Pd - Mura, Pes e Sanna - e M5s - Corda, Pinna e Manuela Serra, la prima senatrice della storia dell’isola, che però non si è ricandidata. Dieci anni fa le cose andarono peggio: le elette furono solo tre, e tutte del Pd, ma appena due sarde, Amalia Schirru e Caterina Pes, la terza era la marchigiana Luciana Sbarbati. Solo una, la Schirru, nel 2006. Ma il record negativo è del 2001, quando l’isola non espresse neanche una parlamentare: a Roma un esercito di soli uomini. La prima deputata sarda fu la democristiana Maria Giulia Cocco, eletta a Montecitorio dal 1958 e riconfermata altre tre volte. Dopo di lei solo deputate del Pci: da Maria Cocco, ad Annalisa Diaz, ad Anna Sanna. Nel 1994, con l’avvento di Berlusconi, fu il turno della prima e unica donna sarda di centrodestra in Parlamento, Gabriella Pinto, che però non fu poi riconfermata. (al.pi.)

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