La Nuova Sardegna

Allevatore muore sul colpo schiacciato dal suo trattore

di Serena Lullia
Allevatore muore sul colpo schiacciato dal suo trattore

L’uomo, 44 anni, ha perso il controllo in una discesa. Sgomento in paese

17 marzo 2018
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INVIATA A BERCHIDDA. Un dolore composto, pieno di dignità. Lo sguardo fisso sulla curva in cui il vecchio trattore guidato da Roberto Pinna si è ribaltato, schiacciando l’allevatore di Berchidda. Amici, parenti, colleghi, osservano immobili il punto in cui ha trovato la morte il 44enne, padre di un bimbo di quattro mesi. Ieri in tarda mattinata, a bordo del suo trattore si stava spostando nelle campagne di Badu’e Monte, al confine tra Berchidda e Monti. Quando verso le 12,30, percorrendo una strada in discesa ha urtato il tronco di un albero alla sinistra. Il mezzo si è ribaltato su un lato schiacciando l’uomo. Inutili i soccorsi del 118. Troppo grave il trauma riportato da Pinna. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Olbia, i carabinieri di Monti e Berchidda.

La dinamica. Ci sono pochi dubbi sulla dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita Roberto Pinna. Il trattore si è ribaltato schiacciando l’allevatore. Il mezzo era datato, aveva almeno mezzo secolo di vita, ed era senza cabina. Tanti allevatori e uomini delle campagne arrivati sul luogo dell’incidente sono certi che con un mezzo moderno Pinna non sarebbe morto schiacciato. La cabina lo avrebbe protetto dall’impatto impedendogli di finire sotto il pesante mezzo.

Due comunità in lutto. La notizia della morte dell’allevatore fa il giro delle campagne in pochi minuti. Raggiunge Berchidda e Monti, i due paesi in cui Pinna era molto noto e ben voluto. In tanti arrivano sul luogo dell’incidente. C’è anche il sindaco di Monti, Emanuele Mutzu. Un silenzio surreale avvolge le campagne vestite di primavera. Tutti parlano sottovoce, in segno di rispetto. Il dolore e la solidarietà prendono la forma di abbracci, pacche sulle spalle, sguardi muti.

Padre da 4 mesi. In molti conoscevano Roberto come “minestrone”, il nomignolo che gli era stato dato fin da ragazzino. Viveva in una casa nelle campagne di Berchidda insieme alla compagna. Da pochi mesi era anche diventato papà. Una grande gioia che aveva condiviso con la madre e il resto della famiglia. Due fratelli, uno dei quali, Luca, è il postino del paese e una sorella che vive e lavora fuori dalla Sardegna. In tanti ricordano la simpatia di Roberto, legata anche alla sua capacità di condire ogni frase con una battuta. Una persona dal carattere effervescente, entusiasta della vita, un grande lavoratore. «Lo avevo incontrato alcune settimane fa – racconta il parroco di Monti, don Pierluigi Sini, originario di Berchidda –. Stava mettendo su famiglia, era contento di essere diventato padre. La sua morte mi addolora profondamente».

In pomeriggio il sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu, è andato a portare le condoglianze alla famiglia Pinna a nome dell’intera comunità berchiddese colpita al cuore dalla perdita di uno dei suoi figli buoni.

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