La Nuova Sardegna

Uccisa da un’auto pirata muore ragazza di 24 anni

di Kety Sanna
Uccisa da un’auto pirata muore ragazza di 24 anni

La vittima di nazionalità russa viveva a Sassari. Caccia al Suv che l’ha travolta

17 marzo 2018
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INVIATO A MACOMER. Travolta e uccisa da un’auto pirata. Aveva 24 anni Polina Cherednim, la ragazza di nazionalità russa, residente a Sassari, trovata morta la notte scorsa, intorno all’una, tra via Pietro Nenni e corso Umberto, a Macomer. Investita, forse, da un Suv che ora non si trova, e che avrebbe lasciato dei segni su un prato vicino al punto in cui è stato trovato il corpo senza vita della donna.

L’ennesima vittima di un omicidio stradale, sembrerebbe, anche se gli agenti della polizia di Macomer che hanno fatto partire le indagini, coordinate dalla squadra mobile di Nuoro, vogliono vederci chiaro su una storia dai contorni ancora molto oscuri. Non si esclude, infatti, che possa trattarsi di un gesto volontario dell’investitore.

I fatti. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza nelle ore precedenti alla morte aveva partecipato con il fidanzato (un giovane di Sassari con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti ed estorsione) a una festa privata a casa di amici, nel corso della quale i due avrebbero abusato di sostanze alcoliche. Una volta andati via dalla festa probabilmente a seguito di un litigio con la compagna, l’uomo l’avrebbe fatta scendere dall’auto, una Bmw, lasciandola vagare a piedi per le vie del centro cittadino. Successivamente però, il fidanzato sarebbe tornato indietro, per restituire alla giovane alcuni effetti personali che aveva lasciato in macchina. È a quel punto – stando al racconto fatto agli agenti della questura – che l’avrebbe trovata esanime, riversa sull’asfalto vicino alle strisce pedonali di via Nenni, un lungo viale che costeggia il centro della città, non lontano dal commissariato di polizia, sul quale si affacciano diversi negozi e market.

L’allarme. Spaventato e in preda al panico, il giovane avrebbe fermato alcuni automobilisti per chiedere aiuto e poi si sarebbe allontanato. Le richieste di soccorso sono partite immediatamente: sul posto è giunta l’ambulanza medicalizzata del 118 ma, nonostante il personale abbia cercato insistentemente di rianimare la ragazza, per lei non c’è stato nulla da fare. È morta poco dopo a causa di gravi lesioni interne.

Le indagini. Era da poco passata l’una di notte quando al commissariato di Macomer è arrivata una telefonata che segnalava la presenza di una donna riversa a terra tra via Nenni e corso Umberto. Una volante della polizia ha raggiunto la zona in pochi minuti e transennata l’area, gli agenti hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’accaduto. Sentite le persone sul posto e chi aveva dato l’allarme, la polizia è poi andata alla ricerca del ragazzo che per primo aveva trovato la donna morta e che poi, senza un apparente motivo, si era allontanato dalla zona a bordo della sua auto. Lo hanno trovato poco dopo, in un bar in piazza sant’Antonio, a poca distanza dal luogo della tragedia.

Il racconto. Accompagnato in commissariato e ascoltato per diverse ore, l’uomo ancora in evidente stato di alterazione psico-fisica, dovuta probabilmente all'assunzione di alcool o droga, ha raccontato agli investigatori le ultime ore di vita della fidanzata Polina Cherednim. Ha parlato della serata trascorsa a casa di amici a Macomer, del fatto che avessero bevuto tanto e del successivo litigio con la ragazza, poi lasciata in strada da sola, di notte, in una città che non conosceva. «Al momento l’uomo non è in stato di fermo né indagato» hanno fatto sapere dalla questura nuorese che insieme al commissariato di Macomer porta avanti le indagini, coordinate dal procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso, titolare dell’inchiesta. Le ferite sulla giovane, secondo un primo esame esterno sul corpo, non sarebbero compatibili con l'auto del fidanzato, una Bmw. Per tutta la giornata la polizia ha visionato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di alcuni negozi e abitazioni private che si trovano lungo la via, con la speranza di riuscire a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire all’investitore, per il momento sparito nel nulla ma che potrebbe avere le ore contate. A tarda sera si parlava in modo insistente dell’arresto di alcune persone coinvolte nella morte della giovane russa. Notizia che però, non ha avuto conferma negli ambienti investigativi nei quali si spera comunque di chiudere questa triste storia al più presto.

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