La Nuova Sardegna

Investita da un’auto pirata individuato il suv sospetto

di Kety Sanna
Investita da un’auto pirata individuato il suv sospetto

Sul fuoristrada non ci sono segni dell’impatto ma si cercano tracce di sangue Gli investigatori hanno giudicato credibile il racconto del fidanzato della giovane 

18 marzo 2018
3 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Polina Cherednik la ragazza russa di 24 anni investita e uccisa da un’auto pirata in pieno centro a Macomer, è deceduta a causa delle importanti lesioni interne riportate nell’impatto con la vettura. A stabilirlo l’autopsia svolta ieri mattina dal medico legale Matteo Nioi, incaricato dalla procura di Oristano di svolgere l’esame sul cadavere della donna. Sarebbe emerso che a determinarne il decesso sia stato lo sfondamento della gabbia toracica e le conseguenti gravi lesioni a importanti organi vitali. La ragazza è morta intorno all’una della notte tra giovedì e venerdì, poco dopo l’arrivo dei soccorsi, sulla strisce pedonali tra via Pietro Nenni e Corso Umberto.

Sul fronte delle indagini la svolta sembra poter arrivare da un momento all’altro. La squadra mobile di Nuoro, diretta dal vice questore Paolo Guiso e i colleghi del commissariato di Macomer, stanno lavorando senza tregua per fare chiarezza su una storia dai contorni ancora incerti. Si cerca di capire se si tratti veramente di un omicidio stradale, ipotesi di reato per la quale è stata aperta l’inchiesta, o se si possa trattare di un investimento volontario. Il riserbo, perciò, resta ancora assoluto. Sono state sentite molte persone ma al momento, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.

Dalle ore successive alla tragedia si cercava un suv, ripreso dalle telecamere di video sorveglianza della zona che sarebbe passato in quel punto, nel momento in cui è stata investita la giovane donna ma non si sarebbe fermato.

Quel mezzo è stato individuato e da ieri è al vaglio degli uomini della Scientifica. Non avrebbe però segni particolari di incidenti o di urti, perciò saranno gli esiti dei rilievi a stabilire se il fuoristrada sia quello giusto, anche in base alle tracce di pneumatici che gli inquirenti hanno trovato su un campo, a pochi metri dal punto in cui è stata ritrovata senza vita la 24enne di nazionalità russa.

Gli investigatori intanto, stanno ancora esaminando attentamente il racconto fornito dal fidanzato di Polina Cherednik, un giovane trentenne di Sassari, con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti ed estorsione, che ha ricostruito le ultime ore di vita della ragazza, giunta con lui a Macomer per partecipare a un festino in una casa privata. Lì avrebbero abusato di sostanze alcoliche e poi sarebbero andati via insieme, a bordo della sua Bmw. È stato lui a raccontare agli agenti del litigio avuto in auto con la ragazza, costretta poi a scendere e a vagare a piedi per le strade della città. Successivamente però, il giovane avrebbe cercato di raggiungerla per restituirle degli effetti personali che aveva lasciato a bordo della vettura ma, all’altezza di via Nenni, lungo il viale che corre parallelo a Corso Umberto, l’avrebbe trovata riversa a terra, esanime.

Terrorizzato l’uomo avrebbe fermato alcuni automobilisti che hanno immediatamente dato l’allarme, chiamando il 118 e la polizia, mentre lui si sarebbe allontanato in macchina. La versione fornita dal trentenne di Sassari, che non è mai stato indagato ma resta comunque a disposizione degli investigatori, sembrerebbe attendibile. Inoltre, sarebbe accertato che le ferite riportate sul corpo della vittima non risultano essere compatibili con l’auto da lui guidata.

A investire la ragazza, infatti, sarebbe stata una macchina molto più alta, come il potente fuoristrada individuato ieri e sequestrato dalla polizia, che ha affidato il compito agli uomini della Scientifica di trovare eventuali tracce ematiche sul mezzo, per ricavare il Dna e compararlo con quello della vittima.

Analisi che potrebbero rivelarsi determinanti per la chiusura delle indagini.

In Primo Piano
Il rogo

Attentato incendiario nella notte a Sassari in via Monte Grappa contro l’agenzia funebre “Antonio Pinna”

di Luca Fiori
Le nostre iniziative