La Nuova Sardegna

Polina, il parroco accusa: «Uccisa da uno di noi»

 Polina, il parroco accusa: «Uccisa da uno di noi»

Durante l’omelia don Rossi ha invitato i fedeli a pregare per la ragazza Continuano gli accertamenti sul suv sospetto, le indagini vicine alla svolta

19 marzo 2018
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MACOMER. È solo questione di ore. L’inchiesta sulla drammatica fine di Polina Cherednik, la giovane donna russa morta dopo essere stata travolta da un’auto pirata sulle strisce pedonali del centro di Macomer, potrebbe essere a una svolta cruciale.

Già questa mattina gli investigatori che da qualche giorno stanno cercando di far luce su quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì all’incrocio tra via Nenni e corso Umberto, faranno il punto della situazione sulle indagini. Toccherà poi alla Procura di Oristano decidere se iscrivere o meno il nome del proprietario del veicolo, un potente suv individuato, sequestrato e sottoposto ai primi accertamenti da parte della Scientifica, nel registro degli indagati. La morte della ragazza, 24 anni, ha scosso fortemente la comunità. Un invito alla riflessione e alla preghiera è arrivato dal pulpito durante l’omelia domenicale. Il parroco don Andrea Rossi, dapprima dall’altare della chiesa di San Pantaleo poi da quello della Madonna missionaria, ha chiesto ai fedeli di rivolgere una preghiera per Polina e per chi l’ha investita senza fermarsi a soccorrerla. «Preghiamo per questa ragazza straniera, ammazzata da uno di noi e preghiamo per lui» ha detto il sacerdote. Cosa sia veramente accaduto alla ragazza è oggetto di indagine da parte della squadra mobile nuorese guidata dal vice questore aggiunto, Paolo Guiso e del commissariato. Di certo si sa che la ragazza straniera, da qualche tempo residente a Sassari dove viveva con la madre e la sorella, è arrivata a Macomer col suo ragazzo, un trentenne sassarese. Il racconto di quanto accaduto dopo è scritto nei verbali della polizia. I due giovani avrebbero partecipato a un festino in una casa della cittadina. Qui avrebbero abusato di sostanze alcoliche e poi sarebbero andati via insieme. Dopo un litigio la ragazza sarebbe stata costretta a scendere dalla macchina. Solo dopo, il giovane avrebbe cercato di raggiungerla ma, all’altezza di via Nenni, lungo il viale che corre parallelo a corso Umberto, l’avrebbe trovata riversa sull’asfalto. A questo punto avrebbe fermato alcuni automobilisti che hanno immediatamente dato l’allarme, chiamando il 118 e la polizia, per poi scappare. Cosa è accaduto in quell’intervallo di tempo? Di sicuro la giovane donna è stata investita da un veicolo. L’impatto violento che ha causato gravi lesioni interne. A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita dal medico legale Matteo Nioi, incaricato dalla magistratura di svolgere l’esame sul cadavere della ragazza. A investire Polina sarebbe stata una macchina alta, come il potente fuoristrada individuato ieri e sequestrato dalla polizia, che ha affidato il compito agli uomini della Scientifica di trovare eventuali tracce di sangue. Accertamenti che potrebbero rivelarsi fondamentali per le indagini già a partire da questa mattina. (g.f.)

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